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Canile, la minoranza tuona contro il sindaco: "Chiusura totale, la Giunta Lattuca non si smentisce"

“La Giunta Lattuca non si smentisce. Chiusura totale nei confronti delle opposizioni, perfino sulla gestione del canile" si legge nella nota congiunta

“La Giunta Lattuca non si smentisce. Chiusura totale nei confronti delle opposizioni, perfino sulla gestione del canile. E dire che in Consiglio comunale, votando ‘no’ alla mozione sottoscritta dai quattro gruppi di minoranza, ha di fatto bocciato la volontà di oltre il 51 per cento degli elettori cesenati. Questo è, infatti, il peso in Aula di Lega, Cambiamo, Cesena Siamo Noi e M5s uniti”. Lo affermano in un comunicato i consiglieri delle quattro forze politiche di minoranza in consiglio comunale a Cesena in merito alle mozioni sul canile

“Il ‘caso’ canile nasce nel momento in cui si è dovuta rinnovarne la gestione. La Giunta e, in particolare, l’assessore Francesca Lucchi hanno puntato i piedi sull’affidamento attraverso un bando, sostenendo, ma solo a voce, che era l’unica strada percorribile. Le minoranze, al contrario, dopo un’analisi della normativa, hanno contestato la scelta, interpretandola come ‘politica’ e non dettata dalla norma. Non è questione di lana caprina. Lucchi, infatti, nonostante il generale apprezzamento per Acpa, l’associazione che gestisce il canile da anni, ha escluso dal bando le associazioni di volontariato, rivolgendosi ad altri soggetti con il rischio di trasformare il canile di Cesena, un fiore all’occhiello in Italia, in una prigione per cani. Il bando ha avuto esiti pessimi, con l’unico concorrente ammesso bocciato per insufficienze tecniche. Un fallimento che avrebbe dovuto portare buoni consigli alla Giunta". 

"Al contrario - si legge in una nota congiunta - il Pd ha fatto quadrato intorno alla posizione dell’amministrazione, mostrando ben scarso interesse verso la tutela degli animali. Mentre i gruppi di opposizione hanno dichiarato la disponibilità a mediare e a contribuire alla risoluzione dell’impasse. Tutto invano. Di qui, la presentazione di una mozione dei gruppi di minoranza dove si impegnava l’amministrazione ad affidare il canile ad Acpa, con il rinnovo della convenzione, e, in caso di impossibilità oggettiva, di procedere con un bando che prevedesse tuttavia garanzie ben precise, come la partecipazione di un istruttore cinofilo alla stesura del bando e il coinvolgimento della Commissione consigliare all’individuazione delle direttive tecnico/politiche dello stesso bando, nell’unica ottica della tutela degli animali e dell’ottimizzazione delle risorse. Immediata la risposta del Pd, che ha rifiutato di accettare la convocazione di una commissione prima della stesura del bando proponendo commissioni solo a cose fatte e che ha presentato un proprio documento, generico e non rispondente alle medesime esigenze. Scontato l’esito. No della maggioranza al documento delle opposizioni, sì al proprio. Una fotografia di come il Pd intenda il dialogo. Ma questo voto non dirada le perplessità delle opposizioni e della comunità cesenate che segue con attenzione questa vicenda. Certe scelte della Giunta e del gruppo Pd non si giustificano, né poggiano su verità inconfutabili. Ci chiediamo, quindi, se non sia più lungimirante e positivo riportare le pedine alla partenza, senza vinti, né vincitori, ma riprendendo il cammino con interlocutori da parte dell’amministrazione più disponibili, aperti e esperti”.

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