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Candidature a sindaco, dopo giorni non si ricompone la frattura all'interno dei 5 Stelle

Divisione insanabile all'interno dei Cinquestelle cesenati o solo un momento di incomprensione sul diverso modo di intendere la formazione della lista?

Divisione insanabile all'interno dei Cinquestelle cesenati o solo un momento di incomprensione sul diverso modo di intendere la formazione della lista dei candidati per le prossime elezioni amministrative? Dopo la conferenza che si è tenuta sabato mattina in corte Dandini da parte della consigliera comunale Claudia Ceccaroni insieme a una quindicina di attivisti dei Cinquestelle, tra cui anche il dimissionario consigliere comunale Giovanni Babbi (ma senza la presenza dei due consiglieri Natascia Guiduzzi e Claudio Capponcini) la fratture tra le due fazioni sembra diventare sempre più grande.

Oggetto della conferenza è stato il “regolamento per la formazione della lista” dei candidati in vista delle prossime elezioni amministrative. Claudia Ceccaroni ha presentato il documento approvato a larga maggioranza, lo scorso 2 ottobre, dall’assemblea degli attivisti del Movimento 5 stelle di Cesena, documento stilato da lei con altri attivisti per "correggere" quello presentato prima, in modo informale, da Natascia Guiduzzi. "Non era piaciuto molto agli attivisti perché era sembrato poco inclusivo. Praticamente non rispettava a pieno, secondo noi, l'idea originale del movimento perché com'era stato pensato lasciava fuori degli attivisti. Quindi ci siamo presi del tempo per pensarne un altro, l'abbiamo messo sulla chat degli attivisti e alla fine il 2 ottobre è stato votato a maggioranza. 18 voti su 25 presenti". 

 Ma non è finita qui. Perché sabato sera è arrivata puntuale la smentita da parte del Movimento 5 Stelle che replicava alla conferenza stampa della mattina dicendo "che la consigliera comunale aveva parlato solo a titolo unicamente personale e se ne assumeva la piena responsabilità in quanto tale iniziativa non rappresenta il M5S di Cesena né gli altri portavoce, che si dissociano completamente nel metodo e soprattutto nel merito". In più la nota spiegava "che nessun regolamento è previsto dalle norme che regolano la formazione delle liste elettorali per il M5S”. 

L'oggetto del contendere quindi sono le regole per candidarsi, praticamente, se le elezioni andranno come prevedono i Cinquestelle, l'accesso alla "stanza dei bottoni". In palio, quindi, c'è un bottino sempre più interessante. 
Ma vediamo nella sostanza in cosa verte il regolamento proposto da Ceccaroni. Praticamente i candidati (saranno 25) potranno concorrere con due curriculum: uno socio-professionale e l'altro da attivista. Una commissione, composta da 5 persone (un membro della stessa sarà interno ai Cinque Stelle cesenati, due scelti tra i consiglieri comunali del Movimento eletti in provincia di Forlì-Cesena e due scelti tra i consiglieri comunali fuori della nostra provincia ma in Emilia Romagna) entro il 20 novembre valuteranno i due curricula di ogni candidato dando loro un voto. "Il nostro è un regolamento che premia l'attivismo ed è molto democratico - spiega Ceccaroni - A parte che ricalca un po' quello in uso da tutti i comuni, ma l'abbiamo anche sottoposto ad altri consiglieri dell'Emilia Romagna e della Campania ed è piaciuto molto. Ci hanno fatto i complimenti e ci hanno chiesto di poterlo fare girare tra i comuni". 

La situazione, per ora, è ancora intricata all'interno del movimento anche se si sta lavorando per ricomporre la frattura e soprattutto superare le incomprensioni. "Per ora non voglio dire nulla a proposito - afferma Natascia Guiduzzi - Dico quello che ho detto agli altri, ovvero che stiamo lavorando per ricompattare il Movimento". 

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