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Cambiamo: "Una piazza politicizzata? Per difendere il governo Zammarchi ha offeso centinaia di cittadini"

La lista Civica replica all'ex assessore: "Con la solita arma della mistificazione si etichetta di destra chiunque manifesti il proprio dissenso"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

"Quando l'emergenza economica comincia a picchiar duro la gente se ne frega della destra o della sinistra. Vuole solo uscire dalla melma. E chiunque gli tiri un salvagente va bene.  L'aforisma, che ribadisce una verità per noi sacrosanta, rappresenta invece un concetto evidentemente distante dalle bizzarre visioni dell'ex assessore Lorenzo Zammarchi che ieri, anziché esprimere solidarietà alle centinaia di cittadini che giovedì hanno pacificamente manifestato in piazza, ha preferito dare una connotazione politica a quell'iniziativa. 

E così, con la solita arma della mistificazione, il grido di preoccupazione di tanti nostri concittadini, è stato trasformato, con un abile gioco di prestigio, in un corteo di estremisti di destra. E' una banalizzazione fasulla, che non rende giustizia a tutti quei cesenati che volevano esprimere, in maniera laica, il loro legittimo dissenso contro un dcpm troppo penalizzante per le imprese ma, sinceramente, l'uscita di Zammarchi non ci sorprende neanche un po'.  Le allegre boutade dell'ex assessore allo sviluppo economico, infatti, hanno generosamente colorito l'aneddottistica dell'ultima legislatura, come quando annunciò urbi et orbi di voler risollevare le sorti del commercio cesenate con i celebri cartelli segnaletici. Un'iniziativa che, ancora oggi, in pochi hanno capito.

In ogni caso, va ricordato - come aggravante - che Zammarchi viene dal mondo del commercio e che dunque, rispetto a certi temi, dovrebbe avere una sensibilità maggiore e, soprattutto, nei momenti di difficoltà, avvertire una vicinanza più solidale e spontanea alla categoria. Invece no.  Per difendere a prescindere chi sta al governo, nel sacro vincolo della geometria politica, la piazza che strepita è sempre eversiva, schierata, squadrista.  In realtà, quella manifestazione di politico non aveva nulla tant'è che abbiamo visto in piazza mamme con i bambini, maestre di scuole di danza con le allieve, titolari di palestre, consiglieri comunali di maggioranza e rappresentanti dell'Arci. O tutte queste figure sono diventate d'incanto di destra oppure esiste un disagio di fondo contro le scelte incomprensibili di questo governo. 

Detto che ci pare del tutto anti-democratico vietare alle forze politiche di manifestare al fianco della gente comune, ad avere un colore non è la piazza di Cesena, ma semmai Zammarchi che, per difendere a tutti i costi un governo di cui è parte organica, è ricorso ad un metodo antico, etichettando come "manifestanti di destra" tutti coloro che, giovedì sera, chiedevano semplicemente al Governo di continuare a lavorare.  In ogni caso, se davvero la politica deve restare fuori da ogni ambito della vita sociale, allora ci aspettiamo che l'ex assessore sia altrettanto ligio nel sottolineare l'inappropriatezza della "scuola di politica" del Partito Democratico che ha scelto come sede la sala del consiglio comunale. Cosa che, a memoria d'uomo, non è mai accaduta e che , ad oggi, si è ben guardato dal denunciare. 

Infine, visto che secondo Zammarchi l'associazione "Centro Anch'io" è così politicizzata, ci chiediamo per quale ragione l'attuale assessore allo Sviluppo Economico intrattenga serrati rapporti di collaborazione con questa realtà con la quale, in un'ottica di reciproca condivisione, sta tentando di risollevare le sorti del centro storico. Quel centro storico che, giova ricordarlo, le dissennate politiche di sviluppo di Zammarchi hanno contribuito in questi anni a deprimere".

Lista civica "Cambiamo"

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