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Cambiamo: "Troppe ombre sul futuro, a partire da Pnrr, area della stazione e video sorveglianza"

Cambiamo: "Il bilancio per Cesena nel 2023 contiene tanti motivi di perplessità e preoccupazione"

“Il bilancio per Cesena nel 2023 contiene tanti motivi di perplessità e preoccupazione, come abbiamo sottolineato nell'ultimo consiglio comunale dell'anno". A dirlo è il gruppo consiliare della lista civica Cambiamo. "Alcune direttrici dovranno essere vigilate ed altre problematiche affrontate senza tentennamenti: ci riferiamo, in primis, ai progetti del Pnrr, prima vera scommessa per la città e per il paese. Siamo convinti che non bastino visioni faraoniche o mega-investimenti perché il tutto si trasformi in qualcosa di positivo per Cesena: ogni progetto infatti deve saper generare crescita e ricchezza, in prospettiva anche di una restituzione del credito europeo. Per questo motivo ripetiamo che obiettivo principale deve essere quello di creare condizioni affinché chi crea ricchezza sia messo nelle migliori condizioni per farlo, perché questo porta benessere sociale e risorse da utilizzare per il Comune. Purtroppo questa attenzione spesso latita, come dimostrano anche i contenuti del nuovo Piano Urbanistico Generale".

"Ci chiediamo pertanto come questo sarà possibile con progetti ancora poco chiari come il restyling del piazzale della stazione o come i copiosi investimenti legati all’emporio solidale sulla cui collocazione, e non sull'utilità, restiamo fortemente critici, per un progetto che già supera il milione di euro, senza costi di gestione. I dubbi poi aumentano se si pensa che dal Pnrr resteranno estromesse criticità ormai incancrenite, come ad esempio il ‘lotto zero’ della Secante, la cui assenza genera evidenti ricadute negative sul territorio".

"Di altri problemi invece bisognerà prendere consapevolezza tralasciando ideologie o trionfalismi. I recenti fatti di cronaca hanno confermato il totale immobilismo della giunta sul presidio dell'area della stazione, a conferma della sottovalutazione in questi anni del problema, nonostante le richieste avanzate dalla nostra lista civica, anche in sede di consiglio comunale straordinario da noi proposto".

"Inoltre sarà necessario continuare a vigilare sulla sostenibilità dei servizi sociali, anche in considerazione del ‘buco’ che l’Ausl Romagna si troverà a dover ripianare e che avrà inevitabili ricadute sul nostro territorio. Già da tempo, con le interrogazioni che abbiamo presentato e le commissioni che abbiamo richiesto, il quadro generale è quello di un settore fortemente in sofferenza, se si considera ad esempio come, nel corso degli anni, siano stati sensibilmente ridimensionati gli assegni di cura per gli anziani o come sia diminuito il numero di famiglie assistite per l’emergenza abitativa a fronte di una crescente domanda. Il tutto senza che sia stato redatto un nuovo piano di zona dei servizi, che invece dovrebbe essere definito con cadenza triennale, mentre l'attuale resta fermo al 2018-2020".

"Un dato non trascurabile inoltre è la dipartita della dirigente dei servizi sociali Barbara Solari, la quale è stata in carica solo per un paio d’anni ed ora è già in trasferimento fuori regione; a fronte di questo cambiamento richiediamo che l'amministrazione riferisca quanto prima in commissione, per capire come si articolerà in tempi e modalità la successione, per un settore così strategico e delicato".

Cambiamo prosegue: "Infine, un altro punto sul quale confermiamo la nostra netta contrarietà e che dovrebbe essere uno straordinario volano per Cesena, sono le politiche culturali che mancano totalmente di progettazione: basti pensare al sottopotenziamento in cui si trovano la Rocca Malatestiana e il suo parco o la scarsa considerazione emersa nel bilancio per la Giostra di Cesena, evento privo di una cifra già definita e invece necessaria per far crescere il potenziale della rievocazione storica. Per non parlare del dimenticatoio in cui è relegata la Malatestiana Antica, vero gioiello e "memoire du monde" Unresco, sui cui però nulla sembrano valere le preoccupazioni espresse anche da parte dell'associazionismo cittadino".

In chiusura: "E poi l’ultima “perla” che abbiamo scoperto tra le pieghe del bilancio: la volontà di utilizzare il complesso del Sant’Agostino per edilizia sociale, senza che fino ad oggi nessuno si sia degnato di spiegare qualcosa in merito. Adesso capiamo meglio l’aprioristica contrarietà alla nostra proposta del Museo della Città. Durante la discussione in consiglio comunale abbiamo inoltre sottolineato come il faraonico progetto da 10 milioni di euro legato alla rete Man e alla videosorveglianza sia ormai solo un triste ricordo del passato, che non trova neanche spazio nel bilancio, salvo qualche annuncio posticcio di questi giorni che continua a non chiarire i contorni definitivi".

"Altro tema sul quale continuiamo ad insistere è quello relativo agli insoluti: nonostante le apprezzabili iniziative intraprese dall’Assessore Acerbi sul tema (anche grazie ai nostri stimoli), riteniamo che il processo possa essere ulteriormente snellito, diminuendo le alte percentuali di mancate riscossioni e contribuendo così a non tenere bloccati a bilancio svariati milioni di euro. In definitiva, il penultimo bilancio della legislatura ci dice che molti degli annunci e degli obiettivi contenuti nelle linee di mandato del 2019 sono ancora ben lontano dall’essere realizzati, quando non dispersi (sul parcheggio a servizio del centro storico, uscito da ogni mappa, nessuno ha qualcosa da dire nella maggioranza?)”.

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