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Busto Mussolini, i partigiani scrivono a Buda: "Operazione commerciale?"

Il presidente di Anpi Forlì-Cesena, Carlo Sarpieri, ha scritto una lettera al sindaco cesenaticense Roberto Buda in merito all'aquisizione gratuito e all'uso dei busti scultorei di Benito Mussolini e Vittorio Emanuele re d'Italia

"A quale bisogno della città di Cesenatico risponde tale scelta?". Il presidente di Anpi Forlì-Cesena, Carlo Sarpieri, ha scritto una lettera al sindaco cesenaticense Roberto Buda in merito all'aquisizione gratuito e all'uso dei busti scultorei di Benito Mussolini e Vittorio Emanuele re d’Italia. "Essendo Cesenatico una città turistica vien da pensare che Lei voglia esporre i busti per farli ammirare dai turisti", evidenzia Sarpieri in una lettera.

"Si tratterebbe cioè di un’operazione commerciale, per vendere meglio il prodotto turistico, cui si potrebbe aggiungere in seguito la vendita di gadget, tipo Predappio per intenderci, oppure per un’operazione tipo aeroporto di Forlì, che qualcuno vorrebbe intitolare a Mussolini….perché più conosciuto nel mondo - continua il presidente di Anpi -. Ma, in questo caso, ci sono due aggravanti: la prima riguarda il fatto che una tale decisione viene assunta da un’Istituzione pubblica democratica che era stata cancellata dal fascismo e che ha nella Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista il suo fondamento".

"La seconda - prosegue Sarpieri - è costituita dal fatto che questa scelta viene resa nota nei giorni dedicati alla memoria dello sterminio degli ebrei e di tutti coloro che si opposero al nazismo ed al fascismo. Quei busti, non dimentichiamolo mai, rappresentano personaggi che, con le loro scelte, hanno portato centinaia di migliaia di uomini al massacro nelle guerre imperiali, che hanno voluto ed imposto le leggi razziali, che hanno consegnato il Paese nelle mani di un esercito straniero collaborando con le nefandezze della Gestapo, che obbligarono migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze ad immolare le loro giovani vite per riconquistare la libertà e la dignità della Patria".

"E’ di tutto questo che vuole fare mostra ai turisti italiani e stranieri, signor Sindaco? - continua Sarpieri -. Bene, allora compia un altro sforzo: organizzi un museo della Resistenza, uno spazio nel quale, anche con quei busti, si possa spiegare ai ragazzi ed ai turisti che cosa essi davvero rappresentano e quanto hanno fatto, anche nel Suo Comune, gli antifascisti ed i democratici per liberarci da loro. Questo meriterebbe una città dalle tradizioni democratiche, antifasciste e repubblicane come Cesenatico".

"Se ciò avvenisse troverebbe la nostra piena comprensione e la nostra massima collaborazione - evidenzia il presidente di Anpi -. Se ciò non fosse, saremmo costretti a pensare che l’operazione in atto debba ascriversi a quella tendenza revisionistica molto presente in Italia ed in Europa volta a cambiare il senso della storia, cosi da lasciare spazio a nuovi movimenti che inneggiano al fascismo del terzo millennio strumentalizzando le paure, le preoccupazioni e la disperazione di milioni persone colpite dalla crisi".

Conclude Sarpieri: "E’ già accaduto nel passato e non possiamo permettere che accada ancora magari contando sull’indifferenza degli onesti. Ancora una volta, non possiamo che condannare atteggiamenti volti a banalizzare personaggi e vicende che hanno tragicamente segnato la storia d’Italia e della nostra comunità provinciale insignita di medaglia d’oro al valor civile per il contributo dato alla Resistenza".

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