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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Buonguerrieri (Fdi) risponde a Confagricoltura: "Settore strategico, ecco il nostro piano per il rilancio"

Alice Buonguerrieri, unica romagnola candidata alla Camera per Fratelli d'Italia: "Pandemia e guerra hanno riportato l'agricoltura al centro dell'attenzione, per noi il settore primario è sempre stato in cima all'agenda"

“Pandemia e guerra hanno riportato l'agricoltura al centro dell'attenzione, ma per noi il settore primario è sempre stato in cima all'agenda politica, soprattutto in un territorio dall'alta vocazione agroalimentare come la Romagna”. Alice Buonguerrieri, unica romagnola candidata alla Camera per Fratelli d'Italia, coglie le sollecitazioni di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e risponde ai quesiti posti dal presidente Carlo Carli.

"In materia di danni, pare chiaro che l’attuale legge 102/2004 sia da rivisitare così come il Fondo di Solidarietà Nazionale risulti inadeguato rispetto alle crescenti calamità; protezione attiva e polizze innovative per la tutela del reddito aziendale devono essere al centro di un nuovo percorso legislativo che assicuri stabilità produttiva alle nostre aziende. In merito poi alla siccità, oltre che ad interventi strutturali da farsi nelle zone più vocate al fine di assicurare acqua alle nostre aziende, è anche necessario rivalutare ambientalmente l’utilizzo irriguo come motore della biodiversità; irrigare oggi nelle nostre campagne non significa solo permettere alle nostre aziende di portare a casa la produzione, ma significa anche veicolare, attraverso i canali di bonifica, l’acqua che garantisce una bio-diversità diffusa. L’antagonismo quindi fra uso irriguo e ambiente è un antagonismo falso e forse è da qui che si deve incominciare, affinché non si scivoli dentro quella coltura ultra-ambientalista che vede l’acqua in campagna come uno spreco, a cominciare anche dal PSR della Regione Emilia-Romagna che, rispetto a questo fattore di produzione, pone non pochi limiti negli investimenti delle aziende agricole".

Dalla siccità al caro energia, che “attanaglia l'intera economia – aggiunge Buonguerrieri - Ci rendiamo perfettamente conto che la situazione è insostenibile e su questo riteniamo che il governo abbia sottovalutato gli effetti dei rincari sull'economia reale. Serve un intervento di urgenza per bloccare le tariffe e mitigare gli aumenti, una misura armonica a livello europeo per non creare ulteriori disparità tra Stati. L'agricoltura è strategica per diversificare il paniere energetico del Paese: biogas, biometano, colture dedicate, gestione agroforestale sostenibile.... Tutti aspetti da valorizzare per creare sistemi di economia circolare che possano dare un contributo anche alla produzione di energia. Ma attenzione a non commettere nuovamente lo stesso errore del governo Draghi: un'azienda agricola che ha un impianto fotovoltaico non può essere certo paragonata a una grande multinazionale dell'energia: le fonti rinnovabili italiane vanno agevolate, non tartassate. La misura sugli extraprofitti colpisce invece anche le imprese agricole, dove la produzione di energia è un'attività complementare e spesso questi impianti servivano proprio per mandare avanti le aziende agricole stesse”.

La candidata di Fratelli d'Italia arriva poi al tema del lavoro. “Vogliamo riportare al centro la dignità di ogni lavoro e restituirgli la sua funzione etica. A maggior ragione in agricoltura, un settore che fornisce il cibo per la Nazione. Siamo favorevolissimi all’introduzione dei voucher: uno strumento fondamentale per gestire quella intermittenza di richiesta lavoro che è insita in una attività che lavora sotto il cielo. Così come siamo fortemente contrari al reddito di cittadinanza, ma per riportare il lavoro nelle aziende è necessario anche ridurre in maniera importante il cuneo fiscale che, anche per le attività agricole, incide pesantemente. Sul tema manodopera e suo reperimento, per un settore che ha molti lavoratori stranieri, circa il 36%, pare necessario rendere perfettamente efficiente il sistema flussi/immigrazione nella sua parte procedurale/ burocratica per evitare quello che è successo in passato: abbiamo bisogno di manodopera dall’estero qualificata che entra ed esca dall’Italia in funzione della stagionalità. Su questo tipo di immigrazione del lavoro il governo nascente si dovrà impegnare per assicurare la piena disponibilità di manodopera alle nostre aziende".

E infine la revisione della Legge 152 in tema di caccia e i danni causati dalla fauna selvatica. “Anni di bieco ambientalismo hanno portato l'agricoltura ad essere vittima degli animali selvatici. Come se non bastassero le calamità che arrivano dal cielo! La fauna selvatica va contenuta nelle zone dove ci sono attività antropiche, a tutela dell'incolumità delle persone, delle produzioni agricole e in fin dei conti degli animali stessi. Il Pd e il Movimento 5 Stelle hanno portato i cinghiali nel centro di Roma, fenomeni come questi vanno assolutamente evitati e se può servire una caccia di selezione, volta a mantenere il corretto equilibrio nei vari ambienti, ben venga. Soprattutto nelle zone collinare e montane, che ben conosco, i danni da fauna selvatica sulle imprese agricole sono all'ordine del giorno e questi danni dovrebbero essere coperti in toto dall'intervento pubblico. I cinghiali meritano un discorso a parte – conclude Alice Buonguerrieri - La minaccia della peste suina africana a maggior ragione ci dovrebbe suggerire risolutezza nell'affrontare la loro diffusione e nelle zone dove sono presenti insediamenti zootecnici suini si dovrebbe arrivare alla loro eradicazione”.

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