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Buonguerrieri (Fdi) già lancia la sfida del 2024: "Serve il candidato sindaco giusto, da Lattuca neanche una telefonata. Un altro flash-mob in stazione"

Entusiasmo e voglia di sfruttare l'onda lunga del voto nazionale per proiettarsi già alle comunali del 2024 che chiameranno alle urne anche i cittadini di Cesena. Alice Buonguerrieri, neo-deputata eletta con Fratelli d'Italia, rompe il silenzio post-elettorale

Entusiasmo e voglia di sfruttare l'onda lunga del voto nazionale per proiettarsi già alle comunali del 2024 che chiameranno alle urne anche i cittadini di Cesena. Alice Buonguerrieri, neo-deputata eletta con Fratelli d'Italia, rompe il silenzio post-elettorale per fare una analisi di quello che è stato un vero e proprio exploit del partito di Giorgia Meloni, ma anche per lanciare la sfida del 2024. La parlamentare, reduce dalla prima settimana romana, apre le porte della sede del partito nella centralissima Piazza del Popolo, a pochi passi dal Palazzo comunale.

"Il dato incontrovertibile uscito dalle urne - spiega Buonguerrieri - è che il centrodestra ha vinto con un ampio margine anche nei comuni amministrati dalla sinistra, faccio gli esempi di Cesenatico e Savignano. A Cesena il dato ci dice che la coalizione di centro-sinistra è in vantaggio di soli 3 punti percentuali rispetto al centrodestra, un gap che ritengo colmabile scegliendo il candidato sindaco giusto e una squadra ideale con cui i cittadini devono prendere confidenza il prima possibile". 

Buonguerrieri sciorina una lunga serie di dati usciti dalle urne lo scorso 25 settembre: "A Roncofreddo, nel paese di Bulbi, il centrodestra ha un vantaggio di 10 punti percentuali, ma cito il dato provinciale che dice che il centrodestra ha chiuso al 40,7 % contro il 34,4 % del centrosinistra, si è dissolto il mito di una Romagna 'rossa'. Fratelli d'Italia è il primo partito in quasi tutti i comuni della provincia, in 16 su 30 supera il 30% del consenso, c'è il dato record del 47% a Verghereto, ma anche il 35% nella mia Bagno di Romagna, il 32% a Cesenatico, il 36% a Borghi e Predappio. Il nostro partito continua la sua esponenziale crescita e sfiora il 24% a Cesena e supera il 24% a Forlì".

I segreti del successo, secondo la neo-parlamentare di Fratelli d'italia sono "nella serietà e capacità politica di Giorgia Meloni, ma anche nel grande lavoro che abbiamo fatto a livello territoriale. Abbiamo aperto nuovi circoli in più del 50% dei comuni della nostra provincia". La Buonguerrieri lancia già la sfida del 2024: "Vogliamo iniziare subito a prepararci alle elezioni comunali del 2024, come primo partito della coalizione prendiamo il testimone di questo progetto, per iniziare a costituire i comitati elettorali, ma soprattutto per scegliere i candidati sindaci migliori. Vogliamo sfruttare la spinta di questo voto nazionale per ribaltare i risultati anche a livello locale nei Comuni dove amministra la sinistra. Io resterò coordinatrice provinciale del partito e capo-gruppo di opposizione a Bagno di Romagna. Come si sfrutta l'onda del voto del 25 settembre? Radicandosi sempre di più sul territorio".

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Poi una precisazione sulla sua elezione a parlamentare: "E' vero che ho vinto nel collegio uninominale di Ravenna espugnando una roccaforte rossa per soli 49 voti, ma sono stata eletta anche nel collegio plurinominale romagnolo. Sono stata votata anche dai cittadini di Forlì-Cesena e voglio rappresentare con forza la mia provincia". In vista del voto per le comunali del 2024 "bisogna allacciare il dialogo con i corpi intermedi, perché la politica non può avere la presunzione di fare da sola. Sarò una parlamentare che sta sul territorio - promette - pronta a dialogare anche con i sindaci del centro-sinistra su quelle che sono le nostre priorità, cioè sicurezza, infrastrutture, economia e lavoro, agricoltura. Questa è la nostra agenda, non ius soli, ius scholae e cittadinanze onorarie, temi rispettabili ma non prioritari. L'emergenza più grave è sicuramente quella del caro-bollette, che il governo dovrà affrontare non appena sarà costituito".

Poi un cenno alla situazione in seno al Comune di Forlì: "Per un assessorato continuiamo ad indicare con coerenza il nome di Marco Catalano, ma per noi non è un problema di poltrone, ma di dare un contributo alla città. A Galeata dove Fdi è al 30% si voterà già nel 2023".

"Sicurezza? Sottovalutare il problema è pericoloso"

"Ovviamente ci sarà uno scostamento - ammette Buonguerrieri - tra il voto nazionale e quello locale, ma dobbiamo iniziare a lavorare subito, l'elettorato deve conoscere il prima possibile la nostra proposta alternativa alla sinistra, prendere confidenza con quella che sarà la squadra e il candidato sindaco, noi come Fdi abbiamo tante persone valide da candidare secondo i criteri del merito e della competenza. L'ideale è che i cesenati conoscano il nome del candidato sindaco del centrodestra un annetto prima del voto, ma ripeto, l'importante è trovare la persona migliore".

Il voto ha rimodulato i rapporti di forza con gli alleati ma "non faremo atti muscolari, vogliamo il dialogo, essere il primo partito ci dà oneri e onori. Qualità e merito devono fare la differenza nelle scelte dei candidati". Poi la polemica: "Dal sindaco Lattuca non ho ricevuto neanche un colpo di telefono - il rammarico di Buonguerrieri - la cosa mi ha stupito, nonostante questo sono aperta al dialogo su temi condivisi e concordati". Tra questi c'è sicuramente la sicurezza "un problema che riguarda le periferie come le zone più centrali, penso a quella della stazione, non a caso il Sole 24 ore ha fatto avanzare la nostra provincia nella classifica dei reati. Dire che questo dipende dal fatto che a Forlì-Cesena si denuncia di più significa sottovalutare il problema. Per anni la sinistra ha parlato di percezione, la sottovalutazione del problema è pericolosa. Come si affronta la questione? In primis risolvendo il nodo del sotto-organico delle forze dell'ordine, con la prevenzione, serve più video-sorveglianza. Bisogna istituire un punto di Polizia ferroviaria alla Stazione di Cesena, sarebbe un deterrente. In zona stazione faremo un altro flash-mob, quando abbiamo fatto il primo i residenti ci hanno detto che le baby gang non si sono fatte vedere per mesi. Lo rifacciamo per dire ai cittadini che ci siamo, anche se non sediamo in consiglio comunale".

Poi il punto sui giovani: "C'è una grande disaffezione rispetto alla politica e questo è un problema molto grave. Nel nostro gruppo giovanile a Cesena abbiamo tanti ragazzi di età compresa tra 16 e 30 anni che sono ripartiti dal volantinaggio davanti alle scuole. Fratelli d'italia ha il 22% di consensi tra i giovani dai 18 ai 34 anni, questo è un bel segnale". "L'ingresso in aula a Montecitorio mi ha dato una grande emozione, ma sento anche una grandissima responsabilità", chiosa Alice Buonguerrieri sul suo esordio alla Camera dei Deputati.

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