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Mozione di sfiducia ritirata: Buda "salvo" ma solo fino al prossimo consiglio comunale

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda tira un sospiro di sollievo. A "salvarlo" dalla mozione di sfiducia, nel corso del consiglio comunale di venerdì sera, mozione che avrebbe potuto decretare la fine in anticipo del suo mandato, sono state le dimissioni a sorpresa del consigliere Pierluigi Donini

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda tira un sospiro di sollievo. A “salvarlo” dalla mozione di sfiducia, nel corso del consiglio comunale di venerdì sera, mozione che avrebbe potuto decretare la fine in anticipo del suo mandato,  sono state le dimissioni a sorpresa del consigliere Pierluigi Donini, vale a dire del consigliere del partito (Lega Nord) che sta facendo vacillare la sua maggioranza.
 

Infatti, con Donini dimissionario il Consiglio si è trasformato in un’assise di 16 consiglieri, 8 probabilmente per la sfiducia al sindaco (Pd, Pri, M5S e dissidenti) e altri 8 nella sua maggioranza (PdL). Una situazione di parità che l’opposizione ha cercato di contrastare chiedendo che la surroga di Donini (vale a dire il subentro in Consiglio dei primi dei non eletti della Lega Nord, Enrico Dall’Olio) avvenisse prima del voto della mozione di sfiducia. A quel punto, infatti, il contrasto tra sindaco e Carroccio si sarebbe tramutato probabilmente in un voto di sfiducia, che avrebbe raggiunto la maggioranza.
 

Ma il sindaco si è opposto fermamente: l’ordine del giorno, che riporta gli argomenti in ordine temporale, prevedeva prima il voto della mozione di sfiducia e poi la surroga, in quanto le dimissioni di Donini, arrivate solo giovedì, vengono temporalmente dopo il deposito della mozione di sfiducia. L’applicazione fiscale del regolamento ha quindi “salvato” Buda. A quel punto, infatti, la mozione di sfiducia è stata ritirata, tra le proteste dei consiglieri di opposizione. Quindi sarà ripresentata nel prossimo consiglio comunale, quando in assise siederà anche il nuovo consigliere leghista Dall’Olio, la cui surroga è stata subito votata dal Consiglio. Il capogruppo del Partito Democratico Matteo Gozzoli, su facebook, parla di “Comune a democrazia limitata”: “Non si impedisce ad un Consigliere Comunale di partecipare ad una seduta del consiglio. Punto”.

Questo invece il commento, sempre su Facebook, del sindaco Buda: "Ieri sera hanno provato a mandarci a casa. Il PD al completo con molti esponenti provinciali erano pronti a stappare la bottiglia. Avevano la certezza dei numeri perche' qualche consigliere di ex maggioranza aveva gia' promesso a loro il voto dopo avere cercato di mercificare potrone in un modo che mi ha veramente schifato. Vergogna! Il consigliere Donini della Lega Nord si e' dimesso il giorno prima del Consiglio Comunale in modo inaspettato e sono uscite sue dichiarazioni sulla stampa che lui dice di non avere mai fatto. Ci sono molti misteri su quello che sta avvenendo! Il dato di fatto e' che in tanti pensavano che ieri sarei andato a casa ed invece sono ancora qui. La crisi si sta superando e dovremo tornare ad amministrare tranquilli. Almeno spero. Il Consigliere del Pdl che si e' prestato ai giochi del PD dovrebbe avere il coraggio di dimettersi. Ringrazio le numerosissime persone che mi hanno espresso amicizia, vicinanza, sostegno e che mi hanno invitato a non mollare. Vi do a tutti una notizia: NON MOLLERO'! Forse non sembra ma sono un osso duro!"

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