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Bio-distretto cesenate, favorevole la Lega: "Può dare impulso a tutta la filiera"

“Via libera al bio-distretto cesenate se la sua realizzazione e la sua gestione partiranno dal mondo agricolo con regole condivise, commisurate alle potenzialità di tutti i soggetti e con la libertà di aderire o meno"

“Via libera al bio-distretto cesenate se la sua realizzazione e la sua gestione partiranno dal mondo agricolo con regole condivise, commisurate alle potenzialità di tutti i soggetti e con la libertà di aderire o meno. Crediamo che i distretti biologici rappresentino una forma di promozione dei territori, partendo dal valore dell'agricoltura biologica che appare sempre più una scelta strategica per l’agricoltura locale di qualità”. Così i consiglieri del gruppo Lega in una nota.

“Abbiamo approvato la mozione del PD sui bio-distretti - dettaglia la nota - dopo l’accoglimento di due nostri emendamenti, di cui il primo puntava a rimettere la materia all’attenzione della Consulta agricola del Comune e quindi a quella dell’intero settore agricolo, mentre il secondo evidenziava l’indispensabile immissione di risorse pubbliche per far decollare il progetto. Da alcuni anni è nata in Italia l’esperienza dei bio-distretti con l’obiettivo di promuovere l’economia locale mantenendo la qualità del territorio attraverso l’agricoltura biologica, fornendo alternative all’abbandono delle campagne e all’agricoltura intensiva, puntando all’integrazione con le tradizioni locali e il turismo eno-gastronomico. Un settore ancora di nicchia che tuttavia sta crescendo, per cui qualunque politica futura di sviluppo rurale dovrà tenerne conto anche prevedendo necessarie misure regionali e locali di supporto. Da notare che alcune Regioni hanno già varato o stanno varando un’apposita normativa".

"I bio-distretti - proseguono i consiglieri - che interessano porzioni precise e limitate di territorio, possono quindi avere buone ricadute dal punto di vista economico, sociale e ambientale. In questo senso, la Lega non può che considerare positivamente il varo di un bio-distretto se visto in un’ottica di opportunità per una nuova generazione di agricoltori e per coinvolgere, puntando su produzioni biologiche a Km 0, tutta la filiera locale che va dalla produzione, alla vendita, al consumo in esercizi della somministrazione. Abbiamo evidenziato in Consiglio comunale come il testo della mozione PD mostrasse evidenti e poco praticabili passaggi molto ideologici sul versante ‘green’. Il tema, tuttavia, ci è sembrato di grande attualità e che fosse indispensabile un approfondimento in Consulta. Al contrario, non abbiamo del tutto compreso le dichiarazioni del gruppo Cambiamo che ha parlato di ‘progetto difficilmente realizzabile’. Ovviamente non si tratta di riconvertire al ‘bio’ tutta l’agricoltura cesenate, crediamo che anche il PD ne sia perfettamente consapevole, ma di mettere in rete quella parte di aziende e di territorio che già praticano con successo l’opzione ‘bio’ in modo da dare maggiore impulso e competitività a un sistema di qualità”.
 

 
 

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