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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Bilancio di metà mandato del sindaco, la Lega: "Giudizio nettamente negativo. E la coalizione non è così solida"

"Il primo triennio fotografa una Giunta autoreferenziale e fortemente ideologizzata, refrattaria ad accogliere contributi provenienti da altre culture politiche, certamente più liberali"

“Il bilancio dei primi tre anni della Giunta Lattuca è nettamente negativo. L’amministrazione si autopromuove ma sono i fatti che fanno emergere la sua debolezza. Un segnale non positivo per il futuro di Cesena. La Giunta riesce ancora a illudere perché solo pochi cesenati si interessano ai provvedimenti che passano in Consiglio comunale a colpi di maggioranza, come se le loro conseguenze non avessero pesanti ricadute su tutti. Basterebbe leggere con obiettività i tre Piani (PUG, Piano del rilancio del Centro storico e PUMS) approvati di recente da PD e Cesena 2024, con il no motivato della Lega e delle altre minoranze, per capire che Cesena ha scarse prospettive di superare i problemi irrisolti, dalla mobilità, all’insediamento di nuove attività, dalla promozione turistica, culturale e commerciale, alla sicurezza e al contrasto al degrado": così in una nota i consiglieri del Gruppo Lega Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi, che inntervengono a margine della presentazione del bilancio di metà mandato del sindaco Enzo Lattuca.

Per i due consiglieri leghisti "il primo triennio fotografa una Giunta autoreferenziale e fortemente ideologizzata, refrattaria ad accogliere contributi provenienti da altre culture politiche, certamente più liberali. Al di là della propaganda, quindi, non si sono ancora visti grandi risultati concreti. Come desta perplessità il fatto che il sindaco Enzo Lattuca abbia voluto rimarcare la ‘solidità della coalizione’, quando sono emersi a più riprese i mal di pancia di chi ha dovuto adattarsi ai diktat dell’azionista di maggioranza, con falle rabberciate in tutta fretta”.

“Quali sono dunque le ragioni della bocciatura? Citiamo, in primo luogo, il PUG, il Piano di urbanistica generale, segnato da un iter frettoloso, dalla mancata partecipazione dei soggetti coinvolti, da un percorso sviluppato in modo approssimativo causa di lacune e astrattezze. C’è poi il Piano strategico per il Centro storico, una serie di idee scollegate fra loro, in qualche caso addirittura bizzarre, certamente non idonee a risolvere i noti problemi del centro città, primo fra tutti quello dell’accessibilità e della sosta. Infine il PUMS, il Piano urbano della mobilità sostenibile, tipico frutto di un utopismo ‘green’ che impone comportamenti considerati unilateralmente virtuosi, ma che comprimono la libertà di scelta dei cittadini senza alcun riguardo per le dinamiche sociali, abitative, economiche e lavorative dei cesenati. Non a caso si investono risorse praticamente solo sulla Bicipolitana (per altro ancora in fase di progettazione) ma non su una strategia per ottimizzare viabilità e sosta".

Ed ancora: "E proprio sulla sosta sembra che ci sia confusione in Giunta, tra chi i parcheggi li aveva promessi e chi ancora, vedi il sindaco Enzo Lattuca, cincischia tra l’ampliamento del parcheggio Mattarella e l’ipotesi Sacro Cuore, rimandando tuttavia la soluzione a data da destinarsi Tra le tante incertezze anche quelle sui progetti da realizzare con le risorse PNRR: il ‘nuovo Roverella’ rischia di essere una sorta di ‘isola’ disgregata dalla vocazione del centro storico, mentre della Nuova Stazione si sa ancora poco ma il timore è che le aspettative non corrispondano ai risultati se è vero che i problemi di quell’area, marginalità, insicurezza e degrado in primis, sono ancora insoluti nonostante le risorse già spese”.

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