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Bilancio di metà mandato per Articolo Uno: "Tanti interventi a sostegno dei più deboli e della cultura"

A circa metà del mandato ricevuto dal Sindaco, dalla sua Giunta e dal Consiglio Comunale, è tempo di un primo bilancio per Articolo Uno Cesena

A circa metà del mandato ricevuto dal Sindaco, dalla sua Giunta e dal Consiglio Comunale, è tempo di un primo bilancio per Articolo Uno Cesena, sull’attività svolta e di una messa a punto su come procedere di qui in avanti. "In generale la nostra valutazione è positiva, ma ci pare opportuno che a esprimersi in questo senso sia l’insieme delle forze politiche di maggioranza, anche approfittando dell’occasione del bilancio di previsione 2022: un passaggio politicamente strategico, prima di tutto e proprio per la sua collocazione temporale".

"Nel frattempo ci preme - spiegano da Articolo Uno - sottolineare il contributo importante fin qui arrecato a questa esperienza di governo locale dagli amministratori appartenenti ad Articolo Uno, l’Assessore alla Cultura Carlo Verona e la Presidente dell’ASP (Azienda Servizi alla Persona) Elena Baredi. Il lavoro è stato imponente (tanto più nelle mille difficoltà della pandemia) e ispirato ai principi che animano la nostra organizzazione politica: il sostegno ai più deboli, la tutela del lavoro, il carattere pubblico di certi interventi sociali, l’impegno a diffondere cultura, chiamando alla partecipazione le tante e vivacissime realtà associazionistiche che in questo ambito operano nella nostra città. Vanno nella direzione della difesa e della qualificazione del lavoro le assunzioni definitive (in parte già attuate e in parte previste per l’anno prossimo) di ben 22 giovani operatori dell’ASP, da sempre impiegati con contratti precari. L’ente, in questo modo esce dalla mera gestione di servizi, per caratterizzarsi come parte integrante di quella programmazione, ricognizione dei bisogni, e pianificazione dei servizi che solo "il pubblico" può e deve fare. Importante anche l’organizzazione di un corso da Operatore Socio-Sanitario nelle zone di montagna del nostro comprensorio (oltre a quello che già si tiene a Cesena), così da ridurne i costi di partecipazione, favorendo la formazione professionale in un settore quanto mai importante, specie ai tempi della pandemia".

Prosegue Articolo Uno: "Imponenti gli interventi a sostegno dei più deboli. A partire dal grande progetto per la ristrutturazione del Palazzo Ex-Roverella, così da farne un luogo strategico di comunicazione tra città e lotta all’ emarginazione, con le sue molteplici strutture per l’accoglienza e il ristoro, ma anche con gli spazi interni ed esterni riservati ai bambini e ai semplici cittadini, e con l’inserimento di alcuni specifici uffici comunali. Molte le misure rivolte ai disabili: l’istituzione di parcheggi personalizzati, la presentazione di un grande piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) nel Centro Storico, che prevede il superamento di ben 600 situazioni di difficoltà; la riprogettazione di varie fermate autobus in periferia; la collaborazione con l’Associazione Abilità Diverse (che raccoglie varie associazioni di persone disabili). Rafforzate le iniziative contro la violenza sulle donne, attraverso l’intensificazione dell’impegno del Centro Donna, in collaborazione con la coop. Libra, nella attività di ascolto, di supporto psicologico e consulenza giuridica attraverso appositi sportelli, uno a Cesena e uno per Sarsina e Mercato Saraceno. Acquisite anche due unità abitative quali «appartamenti rifugio», di cui Cesena risultava sprovvista".

Viene dettagliato: "Nell’ambito della cultura continua il poderoso impegno per la ristrutturazione di edifici che accolgono le più importanti istituzioni cesenati: sono terminati i lavori al Bonci, che ha ripreso le sue attività dopo la parentesi del lockdown, e all’ex Pescheria; sono in via di ultimazione quelli del terzo lotto della Malatestiana, che metterà a disposizione della sezione moderna un nuovo spazio di 1.000 mq; si va ultimando il progetto di sistemazione del Palazzo ex-Oir, destinato ad accogliere la Pinacoteca, attraverso una proficua collaborazione tra il Comune e la Fondazione della Cassa di Risparmio-Crédit Agricole; è in corso di definizione il piano di restauro del palazzo Mazzini-Marinelli, destinato a diventare la Casa della Musica, che ospiterà il Conservatorio e il Corelli. Oltre alla prosecuzione e alla ultimazione di questi “lavori in corso”, la seconda metà del mandato amministrativo dovrà impegnarsi a preparare le condizioni per alcuni altri grandi recuperi, come quelli di Palazzo Guidi e del Sant’Agostino: interventi enormi, che potranno realizzarsi nell’arco di molti anni, ma che richiedono fin d’ora di essere “pensati”, mettendo a fuoco il ruolo che potranno avere nelle future attività culturali cittadine". 

Prosegue ancora il movimento politico: "Più urgente ancora ci pare poi il recupero del San Biagio, che secondo noi dovrebbe ospitare una nuova Casa delle Arti Audiovisive, con il ritorno in quegli spazi anche del Centro Cinema, la cui attuale convivenza con la Biblioteca Malatestiana limita le possibilità di sviluppo di entrambi gli enti. Ma la cultura non è solo infrastrutture, che pure restano imprescindibili. Molte le attività messe in campo in questi due anni e mezzo. Grande lo sforzo (anche finanziario) dell’assessorato e dell’Amministrazione per realizzare “Culturalmente” e “Cesena Riparte”, con la ripresa delle attività dopo il lockdown: una preliminare campagna di ascolto di tutto il mondo associativo e, questa estate, la realizzazione di 45 accordi di collaborazione e di 174 iniziative in tutto il territorio comunale, dal Centro Storico a Borello. Importante – ancora – l’assunzione di una direttrice scientifica della Biblioteca Malatestiana, che ha subito messo mano a molti progetti rilevanti: il riordino e la digitalizzazioni di archivi (Galli, Pedrelli, Marani, Sozzi) straordinariamente importanti per la storia e la cultura cesenate del secondo Novecento; l’organizzazione di mostre e di eventi online, come quelli sull’anniversario dantesco; la pianificazione di borse di studio per giovani ricercatori e la partecipazione al progetto internazionale “Fragmentarium”. Cesena, infine, ha avuto un ruolo trainante nella nomina del nuovo direttore di Ert (Ente Emilia-Romagna Teatro), il cui programma culturale si presenta, diversamente dal passato, all’insegna dell’innovazione e della valorizzazione delle esperienze locali. Una prospettiva che può rivelarsi molto importante per il Bonci, che di Ert fa parte, fornendo elementi nuovi anche sulla discussione – che non va affatto abbandonata – sulla futura gestione del nostro teatro. Facciamo questo bilancio, inevitabilmente approssimativo e provvisorio, non – ovviamente – per vantare un qualche velleitario “primato” rispetto a nessuno, ma solo per sottolineare l’attività di grande rilievo degli amministratori espressi da Art. 1, in coerenza con i principi programmatici che ci hanno animato al momento di scegliere di sostenere l’allora candidato Enzo Lattuca, entrando a far parte dello schieramento di centro-sinistra che lo ha portato a diventare sindaco della città". 

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