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Biguzzi (Lega): "Disservizi nella procedura di assegnazione dei buoni spesa"

“Il primo dato è che le modalità di richiesta e i requisiti previsti dal Comune di Cesena, non sono in piena sintonia con l’ordinanza 658 del Capo del Dipartimento della Protezione civile"

“Le procedure di assegnazione dei buoni spesa ideate dal Comune di Cesena stanno rivelando tutti i loro limiti". Lo afferma consigliere comunale della Lega Fabio Biguzzi.

“Il primo dato è che le modalità di richiesta e i requisiti previsti dal Comune di Cesena, poi adottate da altre amministrazioni comunali dell’Unione dei Comuni, non sono in piena sintonia con l’ordinanza 658 del Capo del Dipartimento della Protezione civile. Il documento, infatti, al comma 6 dell’articolo 2, dispone chiaramente che è ‘l’ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune’ a individuare ‘la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19’. Ovvero ogni Comune avrebbe dovuto elaborare le informazioni fornite dai richiedenti per stilare una graduatoria che premiasse i più bisognosi. A Cesena, invece, è stato premiato il richiedente più veloce. Ma le critiche non si fermano qui. I requisiti richiesti sono davvero minimali e, nel caso della disponibilità finanziaria sotto i 5.000 euro al 31 marzo, anche discriminatorie. E’, infatti, impossibile verificare la veridicità delle dichiarazioni e, pur dando fiducia a tutti i richiedenti, è verosimile che i più veloci non siano sempre i più bisognosi. Come anche è possibile che famiglie con poco più di 5.000 euro nel conto siano contestualmente senza alcuna entrata e a rischio scadenze. A questo si aggiunge la grande confusione informativa e i disservizi telefonici". 

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