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Bici, in Emilia Romagna la prima legge regionale per promuoverne l’uso

"La prima legge regionale dedicata alla bicicletta va proprio in questa direzione: promuovere un approccio integrato alla mobilità ciclabile che metta l'accento sulla sostenibilità ambientale", afferma Montalti

"Sei miliardi e 200 milioni, è questo il fatturato generato ogni anno dagli spostamenti in bicicletta, in base alle valutazioni su prevenzione, sanità, industria ciclistica, cicloturismo e altri fattori che Legambiente ha da poco presentato nel primo rapporto sulla mobilità ciclabile. Senza contare gli effetti dal punto di vista della riduzione dei gas serra, degli impatti ambientali, dei minori interventi infrastrutturali e della riduzione in termini di consumo di carburante". E' quanto riporta il consigliere regionale Pd, Lia Montalti.

"La prima legge regionale dedicata alla bicicletta va proprio in questa direzione: promuovere un approccio integrato alla mobilità ciclabile che metta l'accento sulla sostenibilità ambientale, sulle politiche per la salute e di prevenzione, sul miglioramento della qualità della vita, l’educazione, la promozione e attrattività del territorio dal punto di vista turistico - prosegue l'esponente democratica -. L’obiettivo della nuova legge è quello di raddoppiare entro il 2020 il numero degli emiliano-romagnoli che scelgono la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani. Questo significa realizzare interventi di completamento, integrazione e messa in sicurezza della rete delle piste ciclabili. La regione stanzierà 25 milioni di euro a questo fine".

“In legge abbiamo previsto l'utilizzo degli strumenti di pianificazione territoriale per mappare le piste che già esistono e realizzare una rete capillare di infrastrutture ciclabili, superando l’eccessiva frammentazione e puntando alla qualità della progettazione - continua Montalti -. Per aumentare l’utilizzo della bicicletta si punta anche su servizi e progetti, come il sostegno agli spostamenti casa-scuola sicuri, il bicibus, le velostazioni. Dobbiamo poi sviluppare sempre di più le potenzialità del cicloturismo in particolare in Romagna. Qui, a pochi km di distanza, abbiamo mare e Appennino, luoghi d’arte e di cultura e il vivere lento è una bandiera: mettere in rete tutto questo su due ruote si può fare e può aprire lo sguardo verso nuove opportunità”.

“Questa legge vuole dunque rinnovare in chiave attuale una grande tradizione ed un grande amore. Perché vogliamo continuare dire e soprattutto a dimostrare che l’Emilia-Romagna è una regione che ha la bicicletta nel cuore - conclude -. Il 27 giugno ho invitato l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini a Cesena. Nella sede dell’associazione Vivere il Tempo ci troveremo per parlare proprio di mobilità ciclabile e delle opportunità che la nuova legge offre”.

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