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Bartolini (Pdl): "A scuola si offende il governo e la Regione tace"

Nell'ultimo consiglio regionale si è discussa l'interpellanza che il consigliere Luca Bartolini (Pdl) aveva presentato dopo che all'interno della scuola Anna Frank erano stati "affissi cartelloni con pesanti offese al Governo"

Nell'ultimo consiglio regionale si è discussa l'interpellanza che il consigliere Luca Bartolini (Pdl) aveva presentato dopo che all'interno della scuola Anna Frank erano stati “affissi cartelloni con pesanti offese al Governo e ai Ministri Gelmini e Maroni. Quei cartelloni erano il compito assegnato ad alcune classi, compito in cui gli studenti, seguendo la traccia del tema “Se io fossi...", si erano lanciati in volgari considerazioni nei confronti di ministri Maroni e Gelmini senza che nessun professore li fermasse o quantomeno spiegasse quali toni vanno mantenuti a scuola”.

Lo afferma Bartolini, che comunica: “Il sottosegretario alla presidenza Bertelli ha risposto a Bartolini assicurando che la Regione ha sentito il dirigente scolastico dell'Anna Frank, ma ha difeso l'iniziativa perché volta a far esprimere i giovani senza censure.

“Mi aspettavo una presa di posizione più dura e drastica nei confronti di chi continua a strumentalizzare la scuola - commenta il consigliere regionale del Pdl - perché ci siamo trovati davanti a un caso di politica in classe. Riporto le parole del Ministro Gelmini quando affermò, in rispetto alla scuola: 'è un'istituzione pubblica che deve garantire un’educazione imparziale e autonoma rispetto a qualsiasi orientamento politico'. Ciò vale ovviamente, da sinistra, se ci sono iniziative che partono dal centrodestra, ma non, almeno nella rossa Cesena, se ci sono iniziative strumentali all'interno della scuola di faziose politiche in classe, quando queste sono a vantaggio della sinistra e contro il Governo di  centro- destra. Non sto a elencarvi le offese gratuite e becere che sono state mosse nei confronti del Ministro Maroni e del Ministro Gelmini e che sono state affisse nei corridoi dell'Anna Frank. Non sono qui per redarguire ciò che hanno fatto i ragazzi, quanto il fatto che gli insegnanti hanno lasciato che proseguissero. Non sono stati censori di questa iniziativa, non hanno spiegato loro il rispetto per le istituzioni e quali sono i toni giusti per esternare i propri pensieri. La discussione è finita anche nel Collegio dei docenti, presieduto da un dirigente scolastico che era anche, casi della vita, già presidente di quartiere eletto nella lista del Pd, il quale è intervenuto, lo riconosco, denunciando  verbalmente  l'episodio, ma limitandosi a questo e lasciando affisse tali dichiarazioni ai muri della scuola. Nello stesso Collegio dei docenti giravano volantini, nello stesso periodo, sul tema 'Senza prezzo, anzi comunista' - continua Bartolini - queste sono le diverse iniziative che sono state individuate da docenti liberi, che sono all’interno della scuola, e da genitori che poi hanno lamentato il fatto.  Cosa sarebbe accaduto se fossero stati presi di mira così violentemente degli esponenti di sinsitra?  La Regione Emilia-Romagna invece non ha chiesto nessun provvedimento disciplinare nei confronti di nessuno per quanto accaduto, e volendo quindi riprendere il titolo del tema  "Se io fossi " assegnato agli studenti dell'Anna Frank ,ho concluso il mio intervento in Consiglio Regionale dicendo che ....se io fossi  .......... il dirigente scolastico di quella scuola,  già presidente Pd di un quartiere di Cesena ,   mi preoccuperei, dalle prossime occasioni  che sicuramente non mancheranno , di garantire, contrariamente a quanto avvenuto finora, un'educazione imparziale e autonoma rispetto a qualsiasi orientamento politico e a non far utilizzare dagli insegnanti la scuola per una propaganda politica becera e volgare, come è accaduto".

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