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Bartolini (Pdl) preso d'assalto da cacciatori inferociti contro la Regione

Il Consigliere Regionale Luca Bartolini ha partecipato domenica a Cesenatico alla Colonia Agip alla giornata di chiusura della 4 edizione della Festa della Libera Caccia

Il Consigliere Regionale Luca Bartolini ha partecipato domenica a Cesenatico alla Colonia Agip alla giornata di chiusura della 4 edizione della Festa della Libera Caccia, sagra gastronomica a scopo benefico che, nonostante il maltempo, ha richiamato migliaia di persone a parlare di caccia e a gustare il prelibato pesce in padella offerto ai partecipanti. Bartolini è stato letteralmente preso d’assalto dai cacciatori desiderosi di maggiori informazioni sulla nuova L.R. 3 /2013 che impone nuove misure ai cani da caccia e da tartufo tenuti all’aperto.

Nella circostanza ha approfittato per illustrare il disegno di legge dallo stesso presentato la settimana scorsa al fine di riparare alle assurde decisioni assunte dal Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna nel marzo scorso. Infatti, la legge regionale 17 febbraio 2005, n. 5 “Norme a tutela del benessere animale”, è stata recentemente modificata dalla legge regionale 29 marzo 2013, n. 3. “Quest’ultima legge regionale – dichiara Luca Bartolini – ha introdotto una norma che, come ho dimostrato nei miei interventi pubblici degli ultimi giorni, mette a rischio il possesso e la detenzione di animali d’affezione".

"Poiché sono pochi i fortunati cittadini che dispongono di 150 metri quadrati di area recintata per lo sgambamento, con la nuova legge 3/2013 necessitano 20 metri quadrati di box per cane più altri 10 metri quadrati per ogni cane aggiuntivo quando una camera matrimoniale standard dove dormono due persone adulte è di soli 14 metri quadrati. Senza pensare poi ai vincoli urbanistici che molti Comuni impongono con box di queste dimensioni prevedendo addirittura fosse biologiche e pozzetti sgrassatori - aggiunge Bartolini -. Come diceva Giulio Andreotti, recentemente scomparso ” a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca”".

Ecco perché in totale dissenso con i promotori e anche con il proprio gruppo d’appartenenza,dopo aver votato contro ai diversi emendamenti degli ambientalisti, Bartolini ha spiegato di essere uscito dall’aula nel momento del voto della Legge Regionale 3 /2013 detta anche legge togli catene ai cani. Come spesso accade in questa Regione, davanti ad una legge condivisibile nel titolo,   gli animal ambientalisti l’hanno poi infarcita di lacci e laccioli che rischiano di far fare nei prossimi mesi stragi di multe da parte di GEV, CFS o Guardie Provinciali o municipali o, peggio ancora, di far aumentare a dismisura i casi di rinuncia di proprietà dei cani e di conseguente consegna del cane ad un canile facendosi carico del suo mantenimento, non essendo nella possibilità di avere il necessario spazio che in Emilia-Romagna, unico caso in Italia è superiore a quello di una camera matrimoniale standard.

Tale norma, voluta dalla lobby animalista,  è una forzatura che non solo urta il buon senso ma mette a rischio la detenzione, l’adozione e il commercio di cani da parte dei cittadini dell’Emilia-Romagna che si troverebbero costretti a liberarsi dei cani vista l’impossibilità a detenerli”. Conclude Bartolini: “La mia proposta di legge regionale, pertanto, che si compone di un solo articolo, è espressamente volta ad abrogare l’insensata lettera f bis) dal comma 2, dell’articolo 3 della legge regionale n. 5 del 2005. In tal modo, la nostra Regione tornerebbe a riallinearsi alle tabelle già in vigore prima della legge che si rifanno ad un accordo Stato Regioni (circolare 7/1999) applicato da tutte le Regioni Italiane. Bartolini ha infine spiegato, che se il suo disegno di legge verrà approvato, tutti i proprietari di cani detenuti all’aperto, in particolare contadini, cacciatori e tartufai, che erano nel mirino dell’integralismo animalista, potranno solo a  questo punto tirare un sospiro di sollievo”.

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