rotate-mobile
Politica Bagno di Romagna

Bagno di Romagna, il sindaco fa il punto: "Un bilancio totalmente ingessato"

Nella esposizione dei risultati di gestione, il sindaco Marco Baccini ha ripercorso i dati salienti della gestione presa in carico il 26 maggio scorso

Il Consiglio comunale di Bagno di Romagna ha discusso mercoledì il bilancio consuntivo del 2014, marchiato dalla nota questione dello sforamento del patto di stabilità. Nella esposizione dei risultati di gestione, il sindaco Marco Baccini ha ripercorso i dati salienti della gestione presa in carico il 26 maggio scorso e ha ricordato l’intensa attività di tamponamento che l’amministrazione neo-eletta ha dovuto immediatamente mettere in atto per rimediare ad una situazione economico-finanziaria di predissesto.

“La situazione che abbiamo ereditato ci ha imposto per tutto il 2014 di concentrarci in un intenso lavoro dedicato esclusivamente a ricercare ed intraprendere tutte le azioni tecniche e politiche necessarie per tentare di rimediare alle conseguenze immediate che l’applicazione della sanzione avrebbe causato per il Comune, prima fra tutte il Commissariamento tecnico”, precisa Baccini.

“Alla fine, siamo risusciti a realizzare un’opera che pareva difficilissima da realizzare, ma che ha  comportato misure gravi sia per l’Amministrazione che per i cittadini - continua il sindaco di Bagno di Romagna -. L’opera di tamponamento è stata raggiungibile attraverso una serie di numerose azioni strategiche importanti quanto dolorose, che hanno imposto il congelamento delle spese correnti e di investimento, l’innalzamento della tassazione, l’ottenimento di anticipazioni di contributi di competenza del 2015, la sospensione di pagamenti di fatture, ed in ultimo, quale manovra irrinunciabile, anche il ricorso al dividendo della società Terme Sant’Agnese”.

“Nonostante la necessità concreta di raggiungere il risultato, siamo comunque riusciti a manifestare segnali di attenzione ed equità fiscale verso i meno abbienti, prevedendo l'esenzione Irpef per i redditi inferiori ad 10mila euro, mai applicata prima, introducendo fasce di detrazione della Tasi, e limitando allo stretto indispensabile il dividendo della società termale partecipata - chiosa il primo cittadino -. Il salvataggio è poi stato realizzabile solo in forza della riduzione della sanzione per lo sforamento del patto di stabilità al 3% delle entrate correnti, che è costata comunque ai cittadini per 280.000 euro e che siamo riusciti a contabilizzare grazie alle manovre attuate”.

“L’intervento della Regione Emilia-Romagna, che ci ha riconosciuto 1.200.000 euro di spazi finanziari sul patto 2014, ha inoltre permesso di rimediare ad una analoga situazione economico-finanziaria per il 2014, già compromessa nel momento del nostro insediamento - aggiunge Baccini -. La soddisfazione per l’aver portato positivamente a termine un’operazione che gli stessi Funzionari ministeriali definivano improbabile, tuttavia, non colma il disagio per il ritardo che l’impegno urgente e assorbente su questa questione ha causato all’impostazione ed alla pianificazione dell’attività e degli obiettivi di mandato della Giunta”.

“D’altro canto – chiosa fermo il sindaco – l’attività di revisione e riorganizzazione dell’assetto finanziario e del bilancio comunale non può dirsi finita. I dati, infatti, mostrano che il livello delle spese correnti non è sostenibile per le capacità e le dimensioni del nostro Comune. Lo dimostrano i raffronti con altri Comuni limitrofi, anche di dimensioni maggiori rispetto al nostro e ne sono conferma le manovre di emergenza che le precedenti Amministrazioni hanno dovuto impiegare per garantire la copertura delle spese ed evitare ulteriori sforamenti, quali il ricorso al dividendo della società termale per circa 1.000.000 euro, la vendita del Parco dell’Idropinica per analoghi importi, così come la pratica non ragionevole di pianificare la sostenibilità delle spese correnti e ripetitive con gli introiti dell’autovelox, per loro natura aleatori ed imprevedibili. Per non prendere in considerazione la costante e cospicua anticipazione di cassa con la quale viene gestita la competenza, che è stata già oggetto di rilievi della Corte dei Conti”.

“Allo stato attuale, ne deriva quindi un bilancio totalmente ingessato dalla copertura delle spese correnti già decise e dalla progressiva diminuzione dei contributi statali, che impedisce di pianificare qualsiasi azione di progettazione e programmazione e addirittura non consente neppure di trovare fondi locali per compartecipare a co-finanziamenti esterni - illustra il primo cittadino -. A conferma di questa situazione è la mancanza attuale di fondi da impiegare nella realizzazione del progetto del centro storico o della palestra, per il reperimento dei quali stiamo attuando altri sforzi. Si pensi che il consuntivo 2014 chiude con un avanzo di 140.000 euro, di cui sono liberamente spendibili solo 1.608 euro”.

“La nostra missione, per la quale abbiamo ricevuto mandato dai cittadini, è quella di dare stabilità e sostenibilità al nostro Comune ed ai servizi in favore dei cittadini, al fine di poter reperire anche sostanze per impiegare nello sviluppo e nella pianificazione. Un risultato che sarà possibile raggiungere attraverso una manovra strutturale e irrinunciabile da attuarsi nel corso di tutta la consiliatura e che potrà produrre i propri benefici solo nel medio-lungo termine”, illustra Baccini

Conclude il sindaco: “Siamo di fronte ad una decisione politica alla quale non possiamo sottrarci: quella di continuare ad amministrare per il mantenimento di interessi consolidati, così rinunciando a pianificare la sostenibilità futura e andando contro al rischio di un’implosione che già ha manifestato segnali importanti, oppure quella di impegnarci per strutturare un Comune che sia in grado di auto sostenersi senza gravare sulle tasche dei cittadini, ma affrontando il sacrificio iniziale che ogni cambiamento richiede”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bagno di Romagna, il sindaco fa il punto: "Un bilancio totalmente ingessato"

CesenaToday è in caricamento