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'Bagarre' sulla montagna, Baccini: "Divertente vedere Salvini a Ranchio"

"Oppure leggere che Lucia Borgonzoni interviene da lontano sulla frana di Verghereto, dopo 8 mesi che la strada è bloccata, peraltro manifestando di non conoscere neppure i termini della situazione"

Marco Baccini, Sindaco del Comune di Bagno di Romagna, risponde alle esortazioni con le quali Ombretta Farneti (Lega) lo ammonisce di non “raccontarla giusta” e di essere “vicino al PD" "Quello che scrive la Farneti – replica Baccini – conferma esattamente quanto sostengo in merito alla “bagarre” sulla montagna che ha preso vita in occasione delle elezioni regionali. 

"E’ divertente – per non dire avvilente – vedere Salvini in campagna elettorale a Ranchio quando in occasione di problemi nazionali come la E45 nella sua veste di ministro non ha battuto cenno. Oppure leggere che Lucia Borgonzoni interviene da lontano sulla frana di Verghereto, dopo 8 mesi che la strada è bloccata, peraltro manifestando di non conoscere neppure i termini della situazione. Per auspicabili sopralluoghi, Le segnaliamo che la strada è tra Verghereto e Bagno di Romagna, in Emilia-Romagna, lato confine con la Toscana. Teatrino ricorrente per ogni elezione, poi, per chi non ha altri temi su cui attrarre l’attenzione dei cittadini, è quello della sanità, in cui la Farneti, che pur vivendo in montagna, dimostra di non conoscere e di avanzare valutazioni errate".

"D’altra parte – chiarisce Baccini – ciò non significa prendere le difese della situazione attuale. Siamo tutti consapevoli che molte situazioni vanno risolte e alcuni servizi possono essere migliorati, ma occorre avere la franchezza e la lealtà di raccontare ai nostri cittadini che i livelli di intervento e di servizio sul nostro territorio sono buoni se non migliori rispetto ad altre zone. Quello che però contesto – continua Marco Baccini – è il tono ed il metodo che Salvini ed i suoi candidati usano “ad arte” per arruolare simpatizzanti, della critica continua su tutto, dell’attacco personale, della denigrazione del lavoro svolto, senza prendersi la responsabilità di avanzare proposte concrete, puntuali  e realistiche, dicendo in modo franco la verità".

"Non posso condividere nell’ambito della corsa alla guida della mia regione il metodo demagogico di fomentare una “ingiustificata” insoddisfazione dei cittadini, proponendo risposte costruite solo per catturare il consenso immediato, senza curarsi di proporre programmi di buon governo, strutturali e strutturati, che guardino al miglioramento delle condizioni nel medio-lungo termine. Ed è proprio quello che hanno fatto la Farneti e la Cintorino sulla sanità locale, oppure la Borgonozoni parlando della frana di Verghereto. Se poi la Farneti leggesse i giornali di oggi (15.0.2020) e l’intervento di Lauro Giovannini, segretario dimissionario del PD locale – evidenzia – vede che il sottoscritto non parla per il PD – che peraltro a Bagno di Romagna rappresenta la minoranza consiliare rispetto all’Amministrazione guidata da Baccini, che ha fatto due campagne elettorali contro il PD. In merito alle affermazioni di Giovannini, peraltro, il segretario uscente dimentica che tutti gli incontri che rivendica sul territorio sono avvenuti in vista della campagna elettorale per il Comune, a seguito della quale Giovannini si è poi anche dimesso da consigliere comunale eletto, non primeggiando quindi in termini di esempio di buona responsabilità politica".

"Al di là delle questioni comunali, all’interno delle quali non volevo comunque entrare, come ho già più volte segnalato – continua Marco Baccini – l’insoddisfazione a livello generale dei cittadini trova una delle cause anche nella progressiva lontananza del PD ai temi concreti della popolazione, che ha dimostrato di non avere capacità di autocritica ed ha continuato in un processo autolesionista di autocelebrazione. Ma ciò vale per il PD come per gli altri partiti che hanno vissuto la recente stagione politica italiana. In questo quadro demotivante di “democrazia dell’immediatezza”, in cui ogni giorno è l’alba di un nuovo problema e di un nuovo dibattito senza soluzioni – conclude Marco Baccini – c’è un gran bisogno di leadership che diano garanzia di buon governo, dotati di competenza, responsabilità, passione e pragmatismo, e indichino un progetto di lungo respiro, qualità e doti che vedo solamente in Stefano Bonaccini, che addirittura riterrei uno dei pochi ad averle a livello nazionale".

"Per questo, ritengo che la miglior soluzione di buon governo dei prossimi anni per le nostre comunità sia quella di permettere al Presidente Bonaccini di terminare il proprio lavoro con un secondo mandato amministrativo. E ogni intervento della candidata del centro destra Lucia Borgonzoni me lo conferma ogni giorno di più".

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