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Ausl unica, super vertice in Regione. Un passo verso la legge regionale

Lucchi ha chiesto al Presidente del Consiglio Comunale di Cesena, Rita Ricci, di dedicare una prossima seduta del Consiglio comunale all’approfondimento dei temi connessi con le prospettive della nostra sanità

Super vertice giovedì pomeriggio in Regione sull'Ausl Unica. Erano presenti l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti, il direttore generale Sanità e politiche sociali della Regione, Tiziano Carradori, i presidenti delle Conferenze socio sanitarie territoriali di Forlì, Paolo Zoffoli, Cesena, Paolo Lucchi, Ravenna, Claudio Casadio e Rimini, Andrea Gnassi. Al vertice anche i presidenti delle Provincie di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi e Rimini, Stefano Vitali e i sindaci di Ravenna e Forlì, Fabrizio Matteucci e Roberto Balzani.“

Lucchi ha chiesto al Presidente del Consiglio Comunale di Cesena, Rita Ricci, di dedicare una prossima seduta del Consiglio comunale all’approfondimento dei temi connessi con le prospettive della nostra sanità. "Il Tavolo di coordinamento politico regionale ha discusso i principi fondamentali che dovranno portare alla stesura della legge regionale per la realizzazione della azienda usl di Romagna ed ha preso atto di un documento contenente un esame dei servizi sanitari organizzati nell’ambito delle quattro aziende romagnole", ha spiegato Lucchi.

"Si è altresì confrontato sulle linee progettuali attorno alle quali il tavolo stesso sarà chiamato a discutere serratamente a iniziare già dal prossimo giovedì, anche sulla base di una precisa agenda di confronti con le forze sociali e sindacali del nostro territorio - ha aggiunto il primo cittadino -. Poiché il Consiglio comunale, lo scorso 13 dicembre, ha opportunamente approvato un ordine del giorno che, tra le altre cose, “condivide la volontà del Sindaco e della Giunta, anch’essa già pubblicamente e ripetutamente ribadita (anche attraverso un ordine del giorno votato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria cesenate in data 20 dicembre 2011) di lavorare fattivamente, di concerto con la Regione Emilia-Romagna  e gli altri territori di Area Vasta Romagna, per individuare un piano di lavoro comune verso la costruzione di una Azienda USL unica romagnola” chiedendo “al Sindaco e alla Giunta di fare in modo che ogni percorso di ottimizzazione della spesa e di riorganizzazione dei servizi, sia ospedalieri che territoriali, continui a valorizzare le nostre eccellenze sanitarie  - a partire dall’Ospedale Bufalini e dalle cosiddette funzioni “hub” – così come l’intero assetto ospedaliero cesenate, in tutti i presidi attualmente attivi; di tenere conto che sono  molteplici i piani di lavoro che, in continuità con scelte già avviate, possono aiutare il territorio ad ottimizzare la spesa per la sanità: riorganizzazione e riduzione dei costi e degli apparati amministrativi, più rete fra ospedale, medici di famiglia e servizi sociali, appropriatezza delle prescrizioni per una più efficace riduzione delle liste di attesa, maggiore spinta alle integrazioni fra i settori in una ottica di AVR (allargando i progetti in corso con Forlì); di continuare ad assumere, nel sistema di relazioni strategiche con gli altri Amministratori della Romagna e con l’Assessorato alla Sanità regionale, una posizione di difesa del sistema sanitario cesenate e di contestuale disponibilità al percorso di unificazione delle 4 Aziende Sanitarie attuali, fino alla definizione di un progetto organico che dovrà essere condiviso con tutte le comunità coinvolte, in ogni articolazione istituzionale e di rappresentanza sociale interessata” credo sarebbe molto utile programmare una prossima seduta del Consiglio comunale di Cesena, mirata all’approfondimento dei temi connessi con le prospettive della nostra sanità".

L'obiettivo di Lucchi è "rendere totalmente trasparenti i percorsi avviati, di approfondire i documenti prodotti dalla Regione su sollecitazione del Tavolo di coordinamento politico (che nei prossimi giorni, le farò naturalmente giungere), di garantire al Consiglio comunale di Cesena quel ruolo di indirizzo politico dell’azione dell’Amministrazione comunale, che gli è proprio". Infine il sindaco ha chiesto a Ricci di "valutare se la seduta del Consiglio comunale possa essere anche aperta – come io auspicherei - almeno alle rappresentanze sindacali e associative".

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