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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Montiano

Aumento Tari anche a Montiano: "Una stangata per le imprese"

"La scelta drammatica inoltre, di imporre la percentuale più significativa alle aziende, il rincaro infatti impatterà in modo rilevante nei loro bilanci già esili", evidenzia Raffaella Signani, capogruppo di "Montiamo Comune Aperto"

Anche Montiano ha portato in discussione nel Consiglio comunale di mercoledì scorso il bilancio di previsione 2017- 2019, con l’aggiornamento della nuova tariffazione di tutta la disciplina tributaria in materia di Iuc-Tasi e Tari. "Per quanto riguarda le aliquote Iuc (imposta unica comunale che comprende anche Imu) e Tasi sono state deliberate le stesse percentuali dello scorso anno, in quanto hanno potuto aumentare ulteriormente queste tariffe perché le aliquote erano già tra le più alte dei comuni dell’Unione, Irpef compresa - - afferma Raffaella Signani, capogruppo di "Montiamo Comune Aperto" -. Però è stato deliberato da tutta la maggioranza un aumento sulla Tari (tassa sui rifiuti) che per le utenze domestiche potrà oscillare dallo 0,5% allo 0,70% a famiglia, mentre per le attività produttive è stato previsto un rincaro che va dal 2 al 3%.

"È vero che gli aumenti tariffari sono stati imposti da Atersir, agenzia regionale per i servizi idrici e i rifiuti e che gestisce il servizio ma diversi sono stati i sindaci che in questi giorni hanno espresso la loro contrarietà e si sono mossi con azioni forti anche in contrasto con le scelte regionali - prosegue Signani -. Una scelta di contrarietà che si è ben visto di portare avanti la giunta di Montiano e il sindaco Molari che ha fatto approvare il tutto in consiglio. La scelta drammatica inoltre, di imporre la percentuale più significativa alle aziende, il rincaro infatti impatterà in modo rilevante nei loro bilanci già esili, è ancora una volta un chiaro segnale che non vi è alcuna volontà di tutela del territorio e soprattutto delle poche attività produttive rimaste".

"Visto che il comune di Montiano ha un bilancio complessivo di 1.172.000 mila euro di cui 1.023.000 derivanti da entrate tributarie, il resto da trasferimenti statali ed oneri di urbanizzazioni è ben chiaro che un ulteriore aumento sia alle famiglie ma soprattutto alle imprese è una scelta legata alla assoluta incapacità decisionale che caratterizza da troppi anni questa amministrazione - conclude Signani -. Che il sindaco Molari non sia noto per le scelte di coraggio per i propri cittadini è da troppo tempo chiaro a tutti. Ma su questo specifico capitolo avrebbe anche trovato il pieno sostegno politico della propria parte di appartenenza che ha anche invitato i propri rappresentanti a compiere azioni in merito, garantendo sostegno a chi si fosse eventualmente rifiutato nell’applicazione dell’ennesima “salassata”, sarebbe bastato muoversi, parlare, documentarsi ed avere il coraggio di agire come un amministratore dovrebbe fare per la tutela in primis dei propri cittadini".

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