Articolo Uno per i diritti umani in Iran: "Basta violenze, è necessario sospendere subito le esecuzioni"
"Secondo le principali organizzazioni che si occupano di diritti umani, a partire dal 16 settembre 2022, giorno d’inizio delle proteste in Iran, più di 18.000 persone sono state arrestate"
"Secondo le principali organizzazioni che si occupano di diritti umani, a partire dal 16 settembre 2022, giorno d’inizio delle proteste in Iran, più di 18.000 persone sono state arrestate, e tra chi protesta si contano centinaia di morti. Il regime iraniano continua a sparare sui manifestanti, a torturare gli incarcerati con un particolare accanimento, in termini di brutalità, nei confronti delle donne, le vere protagoniste di questa ondata di proteste: torturate, violentate e in alcuni casi uccise". Lo afferma il Segretario, Alex Giovannini di Articolo Uno - A Sinistra Cesena.
"La violenza raggiunge il culmine con le condanne a morte e le esecuzioni, che lo stato iraniano persegue con ferocia, ricorrendo a processi sommari, senza alcuna garanzia per gli imputati. Le forze di sicurezza iraniane hanno ucciso più di 60 bambini nel corso della repressione, e molti altri sono rimasti feriti.La popolazione iraniana, soprattutto le giovani donne e i giovani uomini, sta lanciando un grido di aiuto e soprattutto di speranza, una speranza di democrazia e libertà che si sta estendendo oltre i confini dell’Iran. Non possiamo ignorare questo grido".
"Articolo Uno Cesena condanna la violenza del regime iraniano sulla propria popolazione e chiede che la comunità internazionale si schieri nettamente contro la repressione delle proteste. L’assemblea nazionale di Articolo Uno chiede al governo di intervenire per la sospensione delle esecuzioni e la liberazione di coloro che sono imprigionati e di riconsiderare i rapporti commerciali e diplomatici con i regime iraniano, adottando anche, laddove possibile, sanzioni personali nei confronti dei vertici dello stato. Infine, siccome l’Iran utilizza munizionamenti prodotti in Italia e forniti da aziende iraniane, chiediamo con forza al governo di intervenire per bloccare immediatamente ogni forma di fornitura militare italiana all’Iran".