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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Articolo 1 incontra il sindaco e presenta le sue proposte per la scuola

"Ribadire l’importanza della gestione pubblica della scuola dell’infanzia e degli asili nido. Occorre proseguire su questa strada senza tentennamenti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Nella giornata di martedì si è incontrata la segreteria di Articolo 1 Cesena, rappresentata da Alex Giovannini, Paola D’Urso ed Elena Baredi insieme all’Assessore Carlo Verona, con il Sindaco Enzo Lattuca per fare il punto sulla scuola. Sottolineando le convergenze riscontrate nel voler promuovere gli obiettivi comuni proposti, si è concordato di avviare a Cesena un originale percorso di costruzione e sperimentazione di un “Patto educativo territoriale”. Dal mese di ottobre, si definirà un programma con il quale istituire e monitorare tavoli di lavoro permanenti per tutte le scuole e per tutti i servizi educativi e scolastici dal nido alle scuole superiori. La particolare attenzione del Comune di Cesena al mondo della scuola e alle giovani generazioni ci consente di immaginare l’avvio di tale percorso come un esempio e un modello a livello nazionale. La legge 92/2019 stabilisce che l’educazione civica deve contribuire a “formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri.” Molti sono quindi gli obiettivi da porsi, tra le proposte discusse avanzate da Articolo 1 Cesena, ad esempio:

NIDI E SCUOLE MATERNE (O- 6 ANNI)

Ribadire l’importanza della gestione pubblica della scuola dell’infanzia e degli asili nido. Occorre proseguire su questa strada senza tentennamenti:  potenziando il raccordo tra centro per le famiglie, centro di documentazione educativa e istituzioni scolastiche. Proponendo la nascita di un gruppo di lavoro di professionisti e volontari che rafforzi e lavori per mettere in rete queste realtà. organizzando in ogni scuola dell’infanzia e nei nidi comunali i comitati di gestione dei genitori che possano diventare spazi di confronto e di coinvolgimento per la partecipazione delle famiglie e il raccordo con i quartieri. Ogni asilo nido ed ogni scuola materna deve diventare dentro il proprio quartiere un punto di riferimento per le famiglie, per quelle straniere in particolare cosicché la scuola diventi a tutti gli effetti il centro democratico e partecipato dai cittadini e il luogo per l’accoglienza necessaria. gli spazi dei cortili e dei giardini delle scuole materne comunali e degli asili nido, in collaborazione con i quartieri, devono diventare spazi fruibili dalle famiglie per attività di socializzazione.

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO (6-13 ANNI)  proseguire negli investimenti sull’edilizia scolastica. istituire periodicamente, in accordo con le istituzioni scolastiche e con personale comunale, momenti di incontro ad inizio e durante l’anno scolastico, per le famiglie degli alunni stranieri che frequentano le scuole. programmare, attraverso specifiche convenzioni con il mondo della cultura cesenate, proposte formative legate all’arte, al teatro alla musica, affinché diventino programmazione didattica durante le lezioni del mattino. L’arte, il teatro, la musica, devono essere insegnate come proposte didattiche fondamentali e non come orpelli aggiuntivi.  sperimentare anche in questa fascia d’età, in collaborazione con il cde e con gli uffici comunali, ogni attività di outdoor favorendo in modo particolare la didattica della classe capovolta e degli apprendimenti legati all’ambiente come classe decentrata.  istituire presso lo sportello del centro interculturale un albo di mediazione linguistica che deve essere messo a disposizione delle scuole ogni volta si verifichi un nuovo ingresso di alunni stranieri anche durante l’anno scolastico.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO È senza dubbio la fascia che più ha patito di una logica aziendale, di una riduzione della scuola a mera produttrice di competenze. Anche per questo le nostre proposte per questo ordine di scuola riguardano soprattutto il potenziamento del diritto di cittadinanza:  la trasformazione di inutili percorsi di “alternanza scuola lavoro” (ora PCTO) da sostituire,semmai, con stage sensati e non obbligatori, fuori dall’orario scolastico soprattutto nei mesi estivi con un potenziamento del progetto “estate-attivi”.  l’istituzione di un gruppo di lavoro trasversale ad ogni istituto cesenate dedicato alla storia locale che, con il particolare coinvolgimento degli insegnanti di lettere e storia, torni a restituire centralità all’ora di lezione, individuando anche luoghi, monumenti e simboli della nostra storia civica locale, che possano essere motivo di approfondimento e studio da parte dei ragazzi. Da ciò potrebbe nascere l’idea di lezioni di storia fatte dai ragazzi per altri ragazzi di diversi istituti.  elaborare e organizzare durante le ore di non adesione all’insegnamento dell’ora di religione proposte culturali, formative ed educative a supporto delle scuole.  costruire e formare una coscienza digitale in grado di salvaguardare i principi della democrazia e affermare una visione eticamente sostenibile delle nuove tecnologie. L’educazione digitale risulta essere fondamentale anche per combattere fenomeni quale il cyberbullismo e tutto ciò che concerne il problema cruciale dell!odio sul web, nonché il problema del disordine informativo (disinformazione, misinformazione e malinformazione). Su questi temi la collaborazione con le scuole dovrebbe essere massima e si potrebbe pensare di proporre misure per combattere queste gravi problematiche quali, per esempio, l’attivazione di corsi rivolti sia ai docenti che agli alunni e alle loro famiglie, in ambito comunale. Non resta, in conclusione, che un’esortazione: che il tema della scuola, considerato il suo carattere strategico, su queste e altre proposte, diventi oggetto di dibattito e confronto pubblico, politico, per una ripresa nuova dopo la pandemia.

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