Area Vasta, il sindaco di Bagno: "Dare dignità alla Romagna"

Anche il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini interviene sul processo di costituzione dell’Area Vasta Romagna che in questi giorni è tornato al centro dell’attenzione a seguito del summit tra i rappresentanti delle Provincie di Forlì-Cesena, Ravvena e Rimini, in occasione del quale pare essere stato avviato il percorso che porterà alla creazione di questo nuovo ente.

“La creazione di un’Area Vasta Romagna, al di là del nome che si vorrà dare, è un progetto per il quale la politica deve impegnarsi in modo netto, attento e lungimirante per dare dignità e potere ad un territorio – quello della Romagna – che ha bisogno di rivendicare un ruolo forte nell’ambito dei futuri scenari politici e istituzionali che si stanno delineando”. 

“La Romagna, alla luce della vitalità e dell’operosità del suo tessuto socio economico, della capacità dei cittadini e delle aziende di creare ed innovarsi tanto da dimostrarsi all’avanguardia in molti settori, delle eccellenze territoriali e culturali che la caratterizzano, deve rivendicare la dignità ad avere un ruolo forte e poteri precisi nel più ampio contesto politico ed istituzionale, sia in ambito regionale che nazionale”.

“Per raggiungere questo obiettivo, è certamente necessario un senso di coesione incondizionato ed uno sguardo puntato in avanti, che consenta di superare da subito i limiti di politiche basate esclusivamente sui municipalismi e le gelosie che ne derivano. Serve una coesione che rappresenti anche il segnale di una comunità consapevole della propria identità e della propria capacità ad essere innovativa. Capace di cogliere e mettere a frutto nel modo migliore e più tempestivo le occasioni che si presentano”.

“Proprio per questo motivo – continua il Sindaco di Bagno – non possiamo permetterci che l’Area Vasta Romagna sia limitata ad diventare un mero contenitore istituzionale di funzioni e servizi da erogare in sostituzione delle Province. L’occasione impone alla politica di guardare oltre per interpretare la Romagna come il luogo in cui definire le politiche strategiche e di sviluppo del territorio. Solo in questo modo potremo creare le basi per portare a compimento un progetto più ambizioso, che ci consenta di realizzare quello sviluppo complessivo di cui conosciamo le potenzialità”.

“E’ necessario, quindi, che prima di affrontare soluzioni meramente organizzative e istituzionali, si avvii un confronto politico più ampio incentrato nell’individuazione di obiettivi politici che la Romagna intende darsi e poi – in base ad essi – definire i servizi e le funzioni da gestire”.

“Ritengo che un simile processo richieda necessariamente il coinvolgimento di tutti i Comuni interessati e non possa essere limitato al dialogo esclusivo tra le Province o tra esse e le municipalità maggiori. Se si vuole creare un progetto ben fondato, lungimirante e chiaro è invece necessario che questo parta dal basso e con la maggiore adesione possibile già nella fase della discussione e del confronto, con il coinvolgimento dei Comuni, dei cittadini, operatori economici e associazioni rappresentative”.

“Mi attendo che già in questa prima fase si tenga in condirezione di questi aspetti e sia dia concretezza alla partecipazione”.

“Nell’ambito di questa discussione, poi, dovranno emergere in modo altrettanto chiaro e definito gli indirizzi politici che riconoscano pari dignità ai territori ed alle comunità minori e della montagna rispetto a quelli di pianura, e dimostrino che la politica intera è convinta nel creare un progetto di territorio Romagna interamente considerato e non limitato a quelle zone in cui si concentrano i maggiori centri di potere”. 

“In quest’ottica, è ancor più necessario che tutti i Comuni rivendichino di partecipare al percorso di creazione dell’Area Vasta Romagna e diano il proprio contributo nella ricerca di quegli obiettivi di politica strategica che costituiscono il primo passaggio del progetto Romagna”.