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Approvato in consiglio il Piano urbanistico, la Lega: "Imposto alla città un ambientalismo ideologico"

Lo ha sottolineato la consigliera della Lega Beatrice Baratelli, critica nei confronti del “tanto sbandierato processo partecipativo che ha raggiunto una minima parte dei soggetti interessati"

Con 13 voti positivi sui potenziali 25 (il numero dei consiglieri più il sindaco) e otto contrari è stato approvato definitivamente in Consiglio comunale il Piano urbanistico generale di Cesena. Uno strumento fondamentale per il futuro della città che, tuttavia, sembra “aver scarsamente coinvolto la stragrande maggioranza dei cesenati che ne subirà le conseguenze”.

Lo ha sottolineato la consigliera della Lega Beatrice Baratelli, critica nei confronti del “tanto sbandierato processo partecipativo che ha raggiunto una minima parte dei soggetti interessati”. Le perplessità sollevate da Baratelli nel lungo intervento hanno riguardato l’intero iter del Piano e il "metodo approssimativo" con cui è stato elaborato e portato avanti.

“Avete ripetuto allo sfinimento lo slogan ‘consumo di suolo zero’ - ha affermato Baratelli rivolgendosi alla maggioranza - credendo di potervi rifare una verginità ambientale rispetto alla cementificazione del territorio che avete perseguito per decenni. Ora imponete alla città un ambientalismo ideologico e dogmatico che vi consentirà comunque di assumere decisioni discrezionali. Il Piano, infatti, è per vostra stessa dichiarazione un ‘foglio bianco’ dove sarà solo l’amministrazione a disegnare i contenuti. Ci preoccupano, quindi, la sua filosofia di fondo, la sua genericità e l’assenza di garanzie di trattamenti equanimi. Di qui, l’inutilità di presentare contributi su uno spartito già scritto e suonato. Il Piano sarebbe da riscrivere per intero, non c’è una strategia di alto respiro, né una visione condivisibile della città del futuro e non ci consegna una fotografia obiettiva della Cesena attuale e dei bisogni emergenti dei suoi abitanti”. E sulle osservazioni critiche, Baratelli ha ricordato quelle di Ordini professionali poi “riprese dal CUAV, il Comitato urbanistico di Area Vasta, che ha esaminato il Piano e ne ha evidenziate non poche lacune, tra cui l’astrattezza, invitando l’amministrazione a essere più precisa, attenta e concreta. Insomma, la Giunta sembra non aver fatto un buon servizio alla comunità cesenate”.

“Sulla visione alternativa della città” ha puntato anche la dichiarazione di voto del capogruppo Antonella Celletti. “La città del futuro a cui puntiamo è vivace, dinamica e dà priorità alle diverse esigenze della cittadinanza. E’ la città di chi lavora e si muove per lavoro, dei piccoli imprenditori, delle famiglie, dei visitatori, dei pedoni, dei ciclisti ma anche di chi deve usare l’auto e non trova parcheggi o una viabilità semplificata. Una città che non impone, ma accompagna. La visione della maggioranza è l’esatto contrario. Un tappo per la crescita di Cesena, rischiando di emarginarla economicamente e socialmente”. Di qui il voto convintamente negativo al Piano.

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