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Approvata la variante di salvaguardia: caos tra i banchi del consiglio comunale

Il sindaco Paolo Lucchi è soddisfatto: "Abbiamo quindi aperto un nuovo capitolo per l'urbanistica cesenate, fissando alcuni punti che l'Amministrazione comunale attuale reputa fondamentali"

Giovedì sera alle 20, con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Cesena, PDE, quello di astensione del M5s, quello contrario dei Liberaldemocratici per Cesena (favorevoli però, con voto espresso, per 2 punti della delibera su 4), il Consiglio comunale ha ufficialmente adottata la variante di salvaguardia. Non sono mancate le proteste da parte della minoranza, i cui consiglieri hanno sfoderato cartelli con scritte contro il piano, dopo  dopo che la questione pregiudiziale è stata respinta.

E’ stato Riccardo Cappelli (Ncd) a proporla, con l’intervento di Marco Casali (FI) in appoggio, giustificando la richiesta con il fatto che “la Variante avrà ricadute negative sull’erario e quindi sarebbe servito il parere dei Revisori dei Conti del Comune”. La pregiudiziale è stata negata con il voto della maggioranza. Di qui, la plateale protesta dei consiglieri, che hanno innalzato in Aula cartelli con slogan contro questa variante elettorale e contro una Giunta “che sta imponendo alla città una scelta che avrà ricadute serie sulla nostra comunità”.

Il sindaco Paolo Lucchi è soddisfatto: “Abbiamo quindi aperto un nuovo capitolo per l’urbanistica cesenate, fissando alcuni punti che l’Amministrazione comunale attuale reputa fondamentali. - spiega - Primo fra tutti, lo stop al consumo di suolo, con una netta inversione di tendenza rispetto al passato: a testimoniarlo il ritorno a destinazione agricola, già in questa fase, di 164 ettari, su cui erano previste nuove edificazioni. A questa scelta si affianca quella di incentivare la rigenerazione urbana, anche tenendo conto della recente legge regionale. Infine, ma non ultimo per importanza, la scelta di venire incontro alle esigenze delle aziende che prevedano processi di ristrutturazione industriale o razionalizzazione della produzione, con l’obiettivo di sostenere la produttività e creare nuovi posti di lavoro per i cesenati”.

PROGETTO LIBERALE - "Abbiamo visto la maggioranza del sindaco Paolo Lucchi arroccarsi ed approvare un provvedimento che segna un pericoloso precedente, facendo palesi favoritismi a discrezione dell’amministrazione in pieno periodo elettorale - afferma Stefano Angeli di Progetto Liberale -. Una variante che crea un danno a molti, favorisce pochi e costringe tutti ad andare a trattare con l’amministrazione in carica in piena campagna elettorale. Abbiamo anche assistito alle manifestazioni folkloristiche di una parte della opposizione che poi però ha scelto di non partecipare al voto uscendo dall’aula. Crediamo che il consiglio comunale sia fatto per esprimere le proprie posizioni, difenderle fino all’ultimo e poi votare pro o contro i provvedimenti, non per scimmiottare alcuni discutibili atteggiamenti del parlamento nazionale. Alla fine infatti gli unici a votare contro questa variante iniqua sono stati i Liberaldemocratici di Luigi Di Placido e se fossimo stati in consiglio saremmo stati al loro fianco e questo ci conforta su una alleanza che non sarà solo elettorale''.

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