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Appello di Cgil, Cisl e Uil ai sindaci: "No a nuove tasse per pensionati e lavoratori"

Cgil, Cisl e Uil del territorio cesenate, in maniera unitaria prendono carta e penna per sollecitare sindaci e amministratori locali a "non inasprire ulteriormente la pressione fiscale su lavoratori e pensionati"

Dopo la grande e inedita nevicata che ha coperto il territorio cesenate ad inizio di 2012, i Sindaci sono alle prese con la stima dei danni e delle spese sostenute per fare fronte alla grande emergenza. Il conto à salato, di milioni di euro, che inevitabilmente rischiano di chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini delle zone colpite. Cgil, Cisl e Uil del territorio cesenate, che in maniera unitaria prendono carta e penna per sollecitare sindaci e amministratori locali a “non inasprire ulteriormente la pressione fiscale su lavoratori e pensionati”.

I tre sindacati, attraverso i segretari Lidia Capriotti (Cgil), Filippo Pieri (Cisl) e Giuliani Zignani (Uil), ritengono che “che tali costi non debbano essere riversati sulle spalle dei cittadini”, e invitano a perseguire “ogni altra alternativa al fine di recuperare risorse utili al pagamento delle ingenti somme per la pulizia delle strade e della città e per incominciare ad intervenire sulle strutture pubbliche che hanno riportato danni”.

Da qui il plauso al sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, che “bene ha fatto a rinviare l’approvazione del bilancio preventivo 2012 in programma per questi giorni in attesa di quantificare le spese per l’emergenza”. Si chiede, però, di “insistere con i livelli istituzionali superiori (Regione e Governo) per richiedere e pretendere un intervento economico sostanzioso. CGIL CISL UIL erano e saranno contrarie ad operazioni che, in una fase economica già difficile, pesino ulteriormente su lavoratori e pensionati attraverso un inasprimento della tassazione oltre l’aliquota base IMU prevista per la prima casa e l’attuale addizionale Irpef”.

“Per di più – proseguono i sindacati -, i dati economici di questi giorni confermano che anche nel nostro territorio sono in aumento le persone senza lavoro e che cresce l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, con relativa diminuzione della retribuzione. Le pensioni di importo intorno ai 1.100 euro netti mensili, con l’ultimo provvedimento del Governo Monti, non saranno più rivalutate. E non è finita qui, lavoratori e pensionati dovranno sopportare l’incremento della addizionale regionale Irpef, la reintroduzione della tassazione sulla prima casa, l’aumento dell’Iva di 1 punto già in essere e l’aumento previsto nei prossimi mesi, le accise sulla benzina e i prezzi al consumo che aumentano mediamente del 3%. L’insieme di questi aggravi è difficilmente sopportabile per i cittadini”.

Per queste ragioni CGIL CISL UIL “chiedono ai Sindaci di non inasprire ulteriormente la pressione fiscale su lavoratori e pensionati, di richiedere l’intervento economico della regione e dello stato e di impegnarsi ulteriormente nella riduzione dei costi di funzionamento delle amministrazioni e dei costi della politica”.  
 

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