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Angeli (Pli): "Non basta aumentare le tasse, ridurre spesa e la burocrazia"

Bilancio 2012. Sì a provvedimenti importanti di alleggerimento dell’apparato comunale e di riduzione della spesa, agendo sul versante delle privatizzazioni dei servizi e delle dismissioni

“Non vogliamo fare facili proclami propagandistici, dato che conosciamo tutti la situazione di emergenza finanziaria dello Stato, una situazione semmai per troppo tempo negata e tenuta nascosta dal precedente governo, ma desideriamo fare qualche osservazione sulle scelte dell’amministrazione nell’applicazionedella nuova imposta sugli immobili Imu”. La parola scritta è quella di Stefano Angeli del movimento Liberale che prosegue: “Riteniamo anche noi il provvedimento necessario per mantenere funzionanti i servizi degli enti locali ed evitare guai peggiori al quadro globale della finanza nazionale”.


“Consideriamo però necessario – prosegue - che la sua applicazione sia modulata diversamente
da come pare l’amministrazione cesenate sia indirizzata a fare, e soprattutto riteniamo che debba essere accompagnata da una azione globale di risanamento e di risparmio sulla spesa pubblica che al momento non vediamo. Innanzi tutto riteniamo che nell’attuale situazione di crisi economica si sia calcato troppo la mano nell’aumento delle aliquote sulle attività produttive, già in sofferenza per il rallentamento economico evidente anche sul nostro territorio”.


“L’aumento di imposizione fiscale  - sottolinea inoltre - non può non essere accompagnato, sia a livello locale che nazionale, da una drastica riduzione della spesa pubblica e della burocrazia, che rappresenta un ulteriore costo pesante per chi fa impresa. Su questi settori l’azione della amministrazione comunale cesenate ci appare assai meno convinta ed incisiva di quel che potrebbe essere. L’aumento impositivo infatti, comprensibile solo in situazione di grave emergenza quale quella in corso, non può essere però la soluzione al problema del costo, ormai insostenibile, dell’amministrazione pubblica nel nostro comune come in tutto il Paese”.

“Ci aspettiamo – conclude - dal sindaco provvedimenti importanti di alleggerimento dell’apparato comunale e di riduzione della spesa, agendo sul versante delle privatizzazioni dei servizi e delle dismissioni, soprattutto delle quote di partecipazione comunali in società che non siano di vitale importanza per la sopravvivenza dell’ente. Così come ci aspettiamo un drastico snellimento dell’apparato burocratico comunale e delle procedure per l’ ottenimento di permessi, autorizzazioni e per l’espletamento di pratiche da parte di professionisti, imprese e cittadini che giornalmente si devono rapportare col comune”.

 

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