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Andrea Rossi su 'InCesena': "Perplesso sulle modalità di questa nuova sinergia"

"Resto un po’ perplesso sulle modalità di questa nuova sinergia. In primis, prendo atto che l’amministrazione ha partorito questa iniziativa tenendo del tutto all’oscuro le opposizioni"

“E’ sempre una buona notizia quando l’amministrazione si confronta con il mondo delle imprese. Per questo ho appreso con piacere la notizia della nascita del nuovo team ‘InCesena’ che, nel solco della collaborazione fra Comune e associazioni di categoria, ha l’ambizioso obiettivo di rilanciare l’economia locale nel momento più buio della sua storia". Così Andrea Rossi, capogruppo della lista civica Cambiamo.

"Resto un po’ perplesso invece sulle modalità di questa nuova sinergia. In primis, prendo atto che l’amministrazione ha partorito questa iniziativa tenendo del tutto all’oscuro le opposizioni che, come sempre, non sono state minimamente coinvolte e dunque, su temi così trasversali per la città, non hanno potuto dare alcun contributo. E’ la prassi, lo sappiamo, ma il coinvolgimento delle forze di minoranza non avrebbe tolto la scena al sindaco e alla sua giunta. Prendo atto inoltre che, ad un anno esatto dall’esplosione della pandemia, siamo nuovamente qui a ragionare sull’ennesimo tavolo di concertazione, dove puntualmente si affrontano le stesse identiche tematiche già dibattute nelle diverse commissioni consiliari.  E proprio in quelle commissioni, confrontandoci sulle soluzioni per arginare la crisi, l’amministrazione ha più volte promesso misure straordinarie, garantendo un supporto incondizionato a tutto il nostro sistema produttivo. Ho partecipato personalmente a tante di queste riunioni e, in molti casi, a quel tavolo erano seduti anche i rappresentanti delle categorie cesenati. Incontri spesso drammatici che finivano puntualmente con la richiesta di interventi concreti, come l’accelerazione sui ristori, i contributi per gli affitti e per le utenze, uno sgravio radicale delle tasse locali ed altre misure straordinarie mai applicate prima". 

"L’unica misura sostanziale è lo spostamento della Tari di due mesi - sottoline a Rossi - come se fra 60 giorni fossimo già tutti usciti dalla pandemia.  In quest’anno così difficile per la nostra comunità sono spuntati come funghi tavoli, cabine di regia e consolle, tutte iniziative che, per quanto ispirate da principi lodevoli, alla prova dei fatti, hanno partorito poco. Ben venga allora il nuovo team ‘InCesena’, ma non basta fare quattro foto e un tavolino per risolvere i gravissimi problemi delle imprese cesenati. Serve di più, molto di più. Nessuno e dico nessuno si assume delle responsabilità e l’impresa è lasciata sola, immersa in scadenze, bollette e grande incertezza sul futuro. E a un anno dall’inizio della pandemia a Cesena non tutti l’hanno ancora capito”.

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