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Ampliamento del Montefiore, il fronte del "no" si fa sentire in vista del consiglio

Netta contrapposizione al progetto di ampliamento del centro commerciale Conad-Montefiore, in cambio dela nuova caserma dei carabinieri. Si surriscalda il dibattito

Netta contrapposizione al progetto di ampliamento del centro commerciale Conad-Montefiore, in cambio dela nuova caserma dei carabinieri. Si surriscalda il dibattito in vista del Consiglio Comunale che approverà la delibera che permette un ampliamento dell'area commerciale in cambio della realizzazione, da parte della Conad, della nuova caserma dei carabinieri. 

Per Marco Casali di Forza Italia il progetto “rappresenta la chiusura del teorema che da tempo questa amministrazione PD ha in testa: dapprima la creazione di parcheggi scambiatori che in ben due casi su tre, partono da punti vendita Conad e vanno verso il centro. Ora l’amministrazione rende noto che anche il servizio di parcheggio scambiatore con la stazione funziona dal Montefiore. In sostanza dal punto vendita Conad devi passare in un modo o nell’altro! Poi la chiusura di Piazza della Libertà, altro tassello del teorema, che ovviamente rende meno attrattivo il nostro centro soprattutto per gli acquisti (pensiamo a quelli voluminosi che difficilmente si potranno trasportare in autobus o a mano con la macchina a distanze siderali). Ora, con la proposta di delibera che approda in consiglio comunale, il cerchio si chiude con il raddoppio del Conad Montefiore in cambio della costruzione della caserma dei Carabinieri che dovrebbe rappresentare il punto fondamentale della sicurezza a Cesena”.

Attacca Casali: “Un scelta quindi che conclude un percorso che parte da una depolarizzazione del centro storico, spazio per la semplice passeggiata domenicale, a favore di una maggiore attrattività nei confronti del commercio organizzato. Sono precise scelte politiche che il PD oggi si assume e le cui conseguenze saranno per anni sulle spalle dei piccoli commercianti e artigiani. Si preferisce il grande al piccolo, nell’esplicare quel socialismo capitalizzato tanto di moda qui a Cesena. Una città che non conta ormai più nulla nelle decisioni. Ingabbiata nello schema PD che vede pochi uomini al comando, per non dire uno, e molti a spingere il tastino sulla tastiera del consiglio comunale. Domani su questa delibera spingeremo il tasto 2, quello del no, perché quel gesto significa combattere quella sindrome che prende il nome di conad-centrismo dalla quale dobbiamo evadere per uno sviluppo equilibrato della nostra città”.
 
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il gruppo di “Cesena Siamo Noi”: “L'amministrazione comunale l'ha definito "un regalo" alla città da parte di un privato, che in cambio chiede, ed otterrà, di ampliare il proprio centro commerciale a ridosso della città. Peccato che la stessa caserma poteva, e doveva, essere trasferita all'ex tribunale in via Dell'Amore, nonostante l’edifico non avesse i requisiti sismici della classe IV richiesti dal Ministero, ma trattandosi di un edificio   di interesse storico-artistico vincolato dalla Soprintendenza, le deroghe  alla necessità di costose opere di adeguamento sismico, ci sarebbero state. Tanto più che  nel dicembre scorso, la Giunta ha promosso, subito dopo l'approvazione dell'Accordo Montefiore, il progetto di miglioramento sismico dell’ex Tribunale (costo 500 mila euro) per consentirvi il trasferimento della Polizia Municipale (funzione strategica equivalente alla caserma dei Carabinieri). Polizia Municipale sì, Carabinieri no?”

Ed ancora: “Peccato ancor di più se a questo "trascurabile" dettaglio si aggiunge il fatto che Cesena dovrà rinunciare alla previsione di una nuova scuola materna di circa 700 mq a costo zero:  questa infatti  era la principale opera pubblica a carico dello stesso privato (Conad srl)  per l'approvazione del precedente ampliamento del centro Montefiore nel 2011. Come si giustifica la scelta di privare la città di una dotazione territoriale importante per le famiglie e richiesta dal Quartiere, in cambio di un'opera (la nuova caserma) la cui necessità risulta quantomeno dubbia e poteva essere localizzata in un edificio già pubblico e ad un costo molto inferiore?”

“Sottolineiamo anche come il surplus di verde e parcheggi era stato già concordato e sottoscritto per controbilanciare l’interesse privato per portare l’opera allo stato attuale. Ora invece si intende (ri)-usare quel surplus di standard per soddisfare la nuova capacità edificatoria a ulteriore maggior vantaggio del privato! Più cemento meno verde. A fronte di un’operazione urbana di notevole rilevanza che sembra già decisa, perché l’Amministrazione non ha scelto la via meno onerosa di sistemare l’ex tribunale: è forse stata consigliata male? Con una spesa  minore avrebbe  dato risposta all’esigenza dei Carabinieri di avere un’adeguata sede in città, il Comune avrebbe incassato l’affitto dallo Stato, l’ampliamento del Montefiore avrebbe  fruttato  per la città  servizi (ad esempio una nuova scuola, un parco, piste ciclabili, ecc.) che invece non arriveranno mai! Purtroppo è stata sbagliata la strategia che ancora una volta finirà per penalizzare la collettività, con l’Amministrazione che, di fronte alle richieste del privato, non sa o non è in grado di proporre strategie compensative veramente utili per la propria comunità Con questo progetto ancora una volta perderanno i cittadini”.
 

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