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"Al nido con la Regione": 18 milioni di euro per abbattere o azzerare le rette

"Abbiamo stanziato in assestamento di Bilancio - afferma soddisfatta il consigliera regionale Lia Montalti - 18 milioni di euro di fondi regionali destinati ai Comuni per abbattere, o azzerare, le rette dei nidi"

Una misura che fa seguito all’approvazione dello scorso luglio, in Assemblea Legislativa, dell’assestamento al Bilancio 2019 della Regione Emilia-Romagna. "Abbiamo stanziato in assestamento di Bilancio - afferma soddisfatta il consigliera regionale Lia Montalti - 18 milioni di euro di fondi regionali destinati ai Comuni per abbattere, o azzerare, le rette dei nidi. In questo modo rafforziamo il nostro sistema di welfare andando incontro alle famiglie, che vedranno un risparmio medio di mille euro a figlio, e sollevandole da un impegno economico che può essere difficile da sostenere".

La riduzione, o l’azzeramento, delle rette interesserà i nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro, che potranno risparmiare in media 1.000 euro l’anno per ogni bambino iscritto, anche di più nel caso di un bambino disabile o residente in un Comune montano. Il provvedimento interessa in Emilia-Romagna una platea di oltre 28 mila bambini, tra 0 e 3 anni, di cui oltre 2000 bambini che frequentano il nido nelle scuole della Provincia di Forlì-Cesena. "Queste risorse - conclude Montalti - vanno ad aggiungersi ai 12 milioni di euro recentemente stanziati dalla Regione per sostenere e migliorare il sistema socio-educativo regionale, attraverso il miglioramento della qualità dei servizi, dell’offerta educativa e della preparazione degli operatori. Il nostro obiettivo è quello di un welfare sempre più a misura di famiglia, confermeremo così questa scelta anche per i prossimi due anni scolastici".

Così a Cesena

Sulla base del numero dei bambini iscritti nell’anno 2017-2018, il budget finanziario concesso dalla Regione al Comune di Cesena ammonta a 361 mila euro. La riduzione delle rette interesserà i nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro, che potranno risparmiare in media 1.000 euro l’anno per ogni bambino iscritto, anche di più nel caso di un bambino disabile o residente in un Comune montano. Si precisa che per ricevere il beneficio non è necessario presentare alcuna richiesta e che la percentuale di sconto sarà comunicata prima dell'emissione della prima retta. Le famiglie hanno tempo fino a martedì 15 ottobre per presentare l'Isee ai fini della determinazione della retta (il “Contributo asilo nido” fino a un massimo di 1.500 euro che le famiglie richiedono direttamente all'Inps non contrasta con la nuova misura regionale). Per informare le famiglie e per un’adeguata e completa comunicazione, nei prossimi giorni il Comune darà avvio a una campagna di promozione nei nidi, nei locali dell’Asl e nei supermercati.

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