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Agevolare le Comunità Energetiche, Mediatip lancia delle proposte alla Camera dei Deputati

L'iniziativa è nata allo scopo di descrivere al legislatore le barriere fisiche e burocratiche che si frappongono alla nascita delle Comunità Energetiche rinnovabili

Alla Camera dei Deputati, nel giorno in cui il ministro Pichetto Fratin ha inviato il testo dei decreti attuativi sulle Cer alla Comunità Europea, si è svolto il convegno dal titolo "Comunità Energetiche: perché crederci e accelerare". Sono intervenuti l'onorevole Roberto Pella, vicepresidente nazionale Anci, Luigi Angelini, amministratore delegato Mediatip e Welfare Group, Fausto Faggioli, presidente Earth Academy, Andrea Prato, direttore generale Albatros, Ivan Stomeo, presidente Fondazione Futurae e Gianluca Santilli, presidente Osservatorio Bike Economy. L'iniziativa è nata allo scopo di descrivere al legislatore le barriere fisiche e burocratiche che si frappongono alla nascita delle Comunità Energetiche rinnovabili.

"Allo stato, nonostante lo sforzo normativo e finanziario del Governo - sottolinea Andrea Prato, direttore generale della rete Albatros (di cui Mediatip è fondatrice), una rete di professionisti che opera a supporto della pubblica amministrazione italiana - le Comunità Energetiche rischiano di 'morire in culla' se non verrà prevista nel decreto attuativo di imminente pubblicazione la rimozione delle inaccettabili liste di attesa per l'allaccio degli impianti alla rete nazionale di E-Distribuzione".

Occorre invece prevedere corsie preferenziali affinché si creino oltre 15.000 Comunità perché, secondo Luigi Angelini, amministratore delegato Mediatip, sono l'occasione di ripensare l'economia dei territori e introdurre in un solo colpo digitalizzazione, economia circolare e coesione territoriale. "Possiamo e dobbiamo pensare - spiega Angelini - a modelli in cui le risorse prodotte su un territorio finiscano primariamente sul commercio locale e questo si può fare coinvolgendo il Comune e le grandi imprese, che già hanno risorse a disposizione e digitalizzando tutto il commercio del territorio".

Ne è prova la fondazione Futurae onlus, rappresentata dal presidente Ivan Stomeo, che a Melpignano (Lecce) ha creato una comunità energetica di 30 famiglie con gli utili a beneficio della collettività.

Del resto in paesi come la Germania e il Portogallo le Comunità Energetiche sono una realtà consolidata e consentono a chi produce energia di cedere quella in eccesso. Per Fausto Faggioli, presidente Earth Academy, sono anche un'occasione da non perdere per combattere lo spopolamento e rilanciare i piccoli comuni considerando che il 70 per cento è sotto i 5 mila abitanti. L' energia permetterebbe la nascita di insediamenti produttivi che porterebbero nuovi servizi, invogliando chi abita oggi nelle periferie degradate a trasferirsi in questi piccoli centri.

Ma in Italia questo processo deve subire un'accelerazione, avendo la nostra nazione sottoscritto Agenda 2030 che impone, tra le numerose prescrizioni, di ridurre entro il 2030 il 55 per cento dei gas clima alteranti rispetto alle emissioni del 1990. In vista di questo traguardo, ora più che mai, bisogna puntare sulle energie rinnovabili da produrre in loco e non solamente per abbattere il costo delle bollette e ridurre le emissioni dannose per l'ambiente.

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