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Acquisto magazzini mercato ittico, l'opposizione fa muro sulla decisione del Comune

Netto dissenso da parte della Lista civica per Buda, il Movimento 5 Stelle e Lega Cesenatico

Le forze di opposizione in Consiglio Comunale, Lista civica per Buda, M5S e Lega Cesenatico intervengono compatte contro la delibera di approvazione dell'acquisto dei magazzini del mercato ittico, da parte del Comune. "E una violenza incredibile nei confronti del Consiglio Comunale e della sua rilevanza istituzionale", affermano i capigruppo dei partiti di opposizione Roberto Buda, Giuliano Fattori e Giulia Zecchi.

"Nel momento in cui il Partito Democratico si permette di arrivare in Consiglio con una simile proposta al fine di chiudere i contenziosi in essere dal 2011 ad oggi è evidente che si è perso ogni tentativo di perseguire gli interessi della città. A fronte di un atto di tale gravità i consiglieri di minoranza non possono che uscire unitamente dall’aula e rifiutarsi di votare questa delibera. A fronte di quasi un milione e trecentomila euro che la comunità di Cesenatico deve avere da Gesturist per chiudere il contenzioso si accetta di acquistare i magazzini del mercato ittico per un valore di circa un milione e seicento mila euro. Questo bene inoltre è già pignorato e sarebbe andato all’asta ad inizio 2019." 

Buda evidenzia: "Prima il Sindaco ci invita a votare al buio una variazione di bilancio riguardante l’accordo con Gesturist senza neppure farcelo vedere e poi ci chiede di votare l’acquisto dei 'magazzini ittici facendo un grande regalo a Gesturist. Il PD è tornato al potere e, stranamente, è tornata la pace con Gesturist e tornano anche queste delibere poco trasparenti. Secondo noi ci sono anche profili di illegittimità in questo acquisto. Il Comune infatti non può acquistare beni immobili se non 'indispensabili' alla sua attività. Non ci risulta che i Magazzini lo siano".

Per Giuliano Fattori del  Movimento 5 Stelle "L’accelerazione data al tentativo di risoluzione delle controversie ha dell’incredibile, in considerazione che la vendita all’asta poteva essere un’occasione per il Comune di Cesenatico di vedersi pagati una parte dei propri crediti o addirittura un’oppurtunità per acquisire quell’immobile a cifre da fallimento. Quale privato imprenditore acconsentirebbe ad una scelta del genere? Quale interesse ha la comunità di Cesenatico ad acquisire i magazzini del marcato ittico? La città ha bisogno di investimenti per un rilancio turistico ed economico. Non certo di immobilizzazioni finanziarie. 

Giulia Zecchi (Lega Cesenatico) sottolinea come "I metodi del Pd non cambiano. Già nei giorni scorsi avevo chiesto all’amministrazione comunale un ripensamento serio prima di concludere una transazione su cui sono state sollevate non poche perplessità. Perché tanta fretta? Nessuno dalla Giunta ha dato spiegazioni plausibili. Perché voler bruciare le tappe a fronte dell’imminente messa all’asta dei magazzini? La norma parla chiaro e non sembra sia stata seguita alla lettera. L’amministrazione Gozzoli, dunque, dovrà assumersene in pieno la responsabilità, perché certamente questa operazione rimarrà al centro del dibattito cittadino per molto tempo ancora. A mio avviso è un’operazione carente di dati. Manca, per esempio, il parere di congruità del valore dell’immobile da parte dell’Agenzia del Demanio. Ma la Giunta è andata avanti ugualmente. Legittima, quindi, l’uscita dall’Aula dei gruppi di minoranza come atto di protesta di fronte a una decisione unilaterale, che certamente sembra favorire tutt’altro che l’interesse della collettività. Vedremo se il tempo ci darà ragione".

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