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Abbattimenti al Giardino di Serravalle, botta e risposta tra Davide Fabbri e Paolo Lucchi

Fabbri giudica "essenziale preservare gli alberi nei pochi parchi e giardini pubblici cittadini di Cesena"

Al Giardino di Serravalle di Cesena il Comune di Cesena ha previsto l'abbattimento di quasi tutti i pioppi circostanti il campetto di calcio e di basket, ma anche di alcune conifere. Davide Fabbri, ambientalista e candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative, ha chiesto "spiegazioni urgenti - da parte dei responsabili comunali - sulle motivazioni di tali abbattimenti", ma anche "su eventuali malattie incurabili dell'albero, su eventuali rischi di caduta rami, su eventuali rischi di ribaltamento dell'alberatura stessa. Servono indicazioni sull'obbligatorietà alla ri-piantumazione".

Ragiona Fabbri: "Molte malattie delle alberature potrebbero essere efficacemente prevenute prendendosi cura del tronco e della base degli alberi. Troppo spesso danneggiati da pratiche folli e dannose di capitozzature, molto frequenti a Cesena, da parte di ditte incaricate a tale scopo, non esperte in manutenzione degli alberi. La capitozzatura è il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie e di grossi rami. Il motivo più comune per cui si pratica la capitozzatura è la riduzione delle dimensioni dell'albero. Si ha paura che gli alberi troppo alti possano costituire un pericolo. La capitozzatura, tuttavia, non è un metodo adeguato di riduzione dell’altezza ed in generale delle dimensioni della chioma e non riduce il pericolo né di ribaltamento né di cedimenti. In realtà, la capitozzatura rende l’albero più pericoloso nel lungo termine".

Fabbri giudica "essenziale preservare gli alberi nei pochi parchi e giardini pubblici cittadini di Cesena, affinchè gli abitanti possano godere di una migliore qualità della vita e attenuare gli svantaggi di non vivere in ambienti naturali. Gli alberi apportano benefici all’ambiente urbano ed ai suoi abitanti, perchè migliorano la qualità dell’aria e riducono attivamente l’inquinamento atmosferico. Gli alberi generano ossigeno, assorbono anidride carbonica e trattengono le polveri che si trovano nell’ambiente. Non solo: agiscono sul clima regolandolo, aumentando l’umidità dell’ambiente, abbassando la temperatura in estate ed aumentandola in inverno, agendo anche da scudo contro molti agenti atmosferici come il vento, la pioggia, la neve e la luce solare".

Risponde il sindaco Paolo Lucchi, che si è consultato con l'assessore Maura Miserocchi: le piante, spiega, hanno "una prescrizione di abbattimento da parte degli agronomi specializzati nella stabilità degli alberi, giunta dopo i controlli che il Servizio verde rende operativi sul patrimonio arboreo della nostra città, composto da circa 50.000 piante. Come avviene in questi casi, successivamente il Servizio verde comunale ha richiesto il parere/autorizzazione a Regione Emilia-Romagna, Carabinieri (Corpo Forestale) ed alla Soprintendenza per l'abbattimento, inviando copia della relazione tecnica. Quando gli enti interessati avranno inviato le loro risposte (e solo allora, come sempre) eventualmente si procederà all'abbattimento ed alla sostituzione".

"Riguardo alle considerazioni sulla "cura" degli alberi ammalorati, gli uffici del Servizio ci tengono a precisare che, se quella che i tuoi “amici esperti” intendono é una”capitozzatura estrema” per scongiurare pericoli in attesa di un inevitabile deperimento, si tratta di una scelta ben poco difendibile dal punto di vista ecologico rispetto ad una sostituzione - prosegue il primo cittadino -. Se intendono invece come necessario l'uso di fitofarmaci, è inutile e sbagliato per carie e problemi strutturali. Inoltre, mi chiedono di specificare che la sostituzione (se i parere esterni ne confermeranno la necessità) sarà eseguita con vari alberi prevalentemente autoctoni (carpini, cercis e aceri)".

"Ciò considerato, naturalmente segnalo sin d’ora la disponibilità dell’assessore, mia, accompagnati dai tecnici comunali coinvolti, ad incontrare, per approfondire tutte le questioni che hai messo per iscritto, te ed i tuoi “amici esperti” - continua Lucchi -. Rispetto ai quali, non conoscendoli e quindi nulla sapendo delle loro competenze, mi permetto un consiglio rivolto solo a te: mai ti capitasse di amministrare la nostra città (se accadrà saranno i cesenati a deciderlo, come é accaduto per me e come tu hai sperato accadesse in qualche altra occasione), oltre a provare l’onore di metterti a disposizione della tua comunità, sentiresti anche l’onere di dover ascoltare tutti, ma di poterti affidare, per le questioni tecniche, non ad “amici esperti”, quanto piuttosto a tecnici pubblici (del Comune e non solo), la cui professionalità non sia messa al vaglio dalla tua sola amicizia, ma da concorsi, procedure di selezione".

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