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“6,4 m² di amianto per abitante, Cesena peggio di altri capoluoghi in Regione”

Cesena Siamo Noi: “serve un fondo anche per lo smaltimento nel settore residenziale”

Cesena Siamo Noi lancia l'allarme su di un tema che fa paura, ma che sembra essere stato dimenticato dalle ultime amministrazioni politiche: l'amianto. In città ne sono presenti ancora 605.000 m², 6,4 m² per cittadino, contro gli 1,3 m² di Bologna, che guida la classifica dei capoluoghi più virtuosi in regione. Altre città Emiliano-Romagnole, hanno lavorato molto nel corso degli ultimi anni, stanziando – come nel caso della vicina Rimini - contributi complessivi per 350.000 euro, che hanno consentito la realizzazione di oltre 500 interventi di bonifica e messa in sicurezza in aree private. Sulla falsariga di Rimini, da tempo si muovono comuni come Prato, Verbania, Brindisi, Carpi, Oristano, Altamura, Sassuolo, Oristano, solo per citare qualche esempio.

"Su questo tema invece, la nostra città sembra addormentata, nonostante sia in vigore, fin dal 1992, una normativa che sancisce la pericolosità dell'Amianto e la sua definitiva messa al bando". Così Vittorio Valletta, Candidato Sindaco di Cesena Siamo Noi, che aggiunge: "Sono più di 10 anni che il comune di Cesena non stanzia un euro per incentivare ed aiutare le persone più indigenti a liberarsi del pericoloso inquinante che ricopre tetti, tettucci, pollai, lavanderie, pergolati di molte delle nostre case. È sufficiente guardarsi intorno per capire che è presente in maniera massiccia, spesso deteriorato o danneggiato. Ma di azioni da parte della Pubblica Amministrazione non se ne vedono. Su questo fronte intendiamo fare di più, molto di più".

Cesena Siamo Noi intende affrontare questo problema, prevedendo un nuovo censimento accompagnato da un Piano comunale di bonifica dell’amianto che individui le situazioni di maggior degrado (ad esempio tetti sfondati) e che programmi una serie di azioni con l'obiettivo primario dichiarato di controllare ed eliminare l'amianto dalla nostra città nei prossimi 10 anni. Gli obiettivi dovranno essere misurabili, con risorse economiche adeguate, e dovrà essere attivato un fondo annuale per incentivare lo smaltimento nel settore residenziale. Sul fronte del settore produttivo, le risorse del Comune dovranno affiancare e, ove possibile, rafforzare, le contribuzioni a fondo perduto già messe in campo con bandi pubblici da soggetti terzi come ad esempio l’INAIL.

Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro IARC, vi sono sufficienti evidenze che tutti i tipi di amianto siano cancerogeni per la persona umana e possano provocare cancro al polmone, alla laringe, all'ovaio, anche con esposizione sporadica e modesta. La protezione dell’ambiente dove viviamo è troppo importante per la nostra salute e quella dei nostri figli. Cesena Siamo Noi vuole migliorare le condizioni dell'ambiente in cui viviamo partendo dai temi più urgenti da affrontare e risolvere, fra cui certamente figura quello dell'Amianto.

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