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“Lavorare tutte, lavorare meglio”, 32mila euro al Comune per il progetto capofila

Al Comune di Cesena 32mila euro per promuovere la partecipazione delle donne al mondo del lavoro

Porterà 32.000 euro al capofila Comune di Cesena e alle associazioni ed enti che l'anno sostenuto in partnership, il progetto “Lavorare Tutte, Lavorare Meglio” partecipante al Bando  regionale  per sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio.

Classificato primo fra  42 progetti proposti alla Regione Emilia-Romagna da Comuni, Città metropolitane, Province, Unioni comunali e da Associazioni e organizzazioni del privato sociale di tutta la Regione, il progetto cesenate punta a 6 azioni concrete mirate a facilitare l'entrata delle donne nel mondo del lavoro e ad aumentare la qualità della vita delle famiglie delle lavoratrici. Secondo i dati Istat relativi ai primi mesi del 2019, il tasso di occupazione femminile in Italia, tra la popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni, resta sensibilmente più basso rispetto a quello maschile (49,9%delle donne contro il 66,8% degli uomini). Il divario è leggermente inferiore in Emilia-Romagna (63,7% di occupazione femminile rispetto al 76,2% della maschile), ma gli ultimi dati disponibili a livello provinciale segnalano uno scarto maggiore nella Provincia di Forlì-Cesena dove nel 2018 risultava un tasso di occupazione femminile pari al 60,9% contro il 76% maschile.

Nonostante i progressi fatti, la partecipazione femminile al mercato del lavoro è ancora oggi soggetta a barriere culturali di contesto e soggettive. “Il progetto – spiega l’Assessore ai Diritti e alle Politiche delle differenze Carlo Verona – prevede sei azioni mirate al raggiungimento dell’obiettivo. Tra queste l’implementazione di un network permanente sul tema del lavoro femminile fra associazionismo, mondo dell'impresa ed enti locali e territoriali, allo scopo di promuovere e condividere prassi virtuose  e un  migliore accesso alle informazioni; l’allestimento sperimentale di uno spazio di coworking per facilitare l'avvio di giovani professioniste, neo-imprenditrici, e per aumentare la flessibilità lavorativa di lavoratrici impiegate nel pubblico e nel privato; un corso condotto dal Dipartimento di Psicologia, “Orientare chi orienta”, che fornirà ad orientatori e navigators del territorio provinciale, le competenze per aiutare in modo specifico le donne nell'inserimento e re-inserimento lavorativo; l’alfabetizzazione informatica  e ai social media marketing di base, a cura dell’Associazione studentesca Spri.Te, per consentire l'aumento delle competenze digitali tra le donne e una maggiore aderenza dell'offerta femminile  alle skills richieste oggi dal mondo del lavoro”. Inoltre sono previsti coaching e counselling gratuiti, a cura del Centro Donna di Cesena, per le donne che desiderano riprogettare o riorientare il proprio percorso formativo e professionale o avviare attività imprenditoriali; formazione specifica nel campo della moda, a cura di Enaip presso il Centro Interculturale di Asp, che fornirà alle donne con abilità nel campo del cucito,  ulteriori competenze professionalizzanti, atte a trasformare un'attività hobbistica amatoriale in un'opportunità di lavoro e di realizzazione economica.

Il territorio cesenate ha ottenuto un ulteriore riconoscimento con la premiazione del progetto dell'Associazione Apeiron che, in collaborazione con  Asp-Centro Interculturale, punta invece  ad azioni più mirate all'integrazione delle donne straniere.

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