"La rosa dei venti" per il primo appuntamento de "I sabati del villaggio"
Sabato alle 21, nela sede del Quartiere Cesuola (via Ivo Giovannini, 20 a Ponte Abbadesse) ricomincia la rassegna "I sabati del villaggio" a cura di Monica Briganti. Nel primo appuntamento della rassegna l'artista romano Antonio Dal Muto presenta il fumetto poliziesco "La rosa dei venti" accompagnato dalle musiche di Simone Basti al pianoforte. Degustazione finale con prodotti del territorio. Ingresso libero. Dal Muto, romano di origini, vive e lavora a Cesena. Possiede la qualifica di Architetto Interior Designer, ed è abilitato all’insegnamento della Storia dell’Arte e del Disegno. E’ pittore e Critico d’Arte, oltre che scenografo ( edizioni anni ’90 de “’E Campanon”) e autore di Fumetti di “nicchia”:
ha realizzato una poderosa – 5 volumi – “Storia a fumetti di Cesena, Rimini, Ravenna e Forlì. Dalle Origini all’Unità d’Italia” costata 7 anni di lavoro con più di 1500 tavole disegnate. L’opera è stata pubblicata dalla locale Casa Editrice “Ponte vecchio”. Per questo lavoro è stato nominato da Dario Fo nella sua opera grafica “La Storia di Ravenna” – Ed. Panini.; “Storia di AriciaAntica” e “Storia di Comacchio” e “Storia di Anzio. Dalle origini a Nerone”;”; ha, inoltre pubblicato la “Storia a Fumetti di G.B. Morgagni. Sua Maestà Anatomica” e tre episodi de: “Le Inchieste del Commissario Montalti” per le Edizioni SI’, quest’ultimo è il primo fumetto italiano che ha come protagonista la Polizia di Stato Italiana e che si svolge in una reale location: Cesena il suo territorio;Volume unico; non pubblicati: “Storia di Sarsina Antica”; “Storia di Cervia a Fumetti. Dalle origini all’età contemporanea “Storia di Castrocaro e Terra del Sole, Dalle Origini al XVII Secolo” Volume unico; “La storia del Brigantaggio e fatti politici nella Romagna dell’800” due volumi; “Storia della Vita di Pellegrino Artusi” e “Una passeggiata nella Cesena dell’800: da Porta Romana a Porta Fiume” con il quale l’autore ha ricostruito tutto quello che nel centro storico è stato demolito sin dal XIX secolo fino agli anni ’70 del ‘900.