Fra atti e testamenti: come diventare notaio?
Per intraprendere la professione del notaio è necessario un lungo percorso formativo e superare un difficile concorso: ecco le informazioni da sapere
Il notaio è un pubblico ufficiale, il cui compito è ricevere gli atti tra vivi e quelli di natura testamentaria, attribuire loro validità pubblica, conservarne il deposito, rilasciarne copie, certificati ed estratti.
Come diventare notaio?
Per intraprendere la professione del notaio è necessario un lungo percorso formativo suddiviso in tre tappe fondamentali:
- la laurea in Giurisprudenza;
- la pratica in uno studio notarile;
- il concorso pubblico.
Dopo la laurea in Giurisprudenza, della durata di 5 anni, è necessario un periodo di pratica notarile, della durata di 18 mesi. Fortunatamente si può iniziare ed effettuare 6 mesi di pratica già nell'ultimo anno di università.
Per svolgere la pratica, ci si può rivolgere direttamente a uno studio notarile, oppure si può fare richiesta al Consiglio Notarile locale di designare il notaio presso il quale svolgere il praticantato.
All'inizio del praticantato è necessaria l’iscrizione nel registro dei praticanti, tenuto dal Consiglio Notarile locale: ogni bimestre il praticante dovrà presentare un certificato del notaio che ne attesti l'effettivo svolgimento. La pratica va completata entro 30 mesi dall'iscrizione.
Per i funzionari dell'ordine giudiziario e per gli avvocati in esercizio da almeno un anno, è prevista la pratica abbreviata per un periodo continuativo di 8 mesi.
Concorso per diventare notaio
Al termine del periodo di pratica, è necessario superare il concorso pubblico per diventare notaio. Si tratta di un concorso a numero programmato, di elevata complessità, che viene bandito ogni anno dal Ministero della Giustizia.
È previsto il limite di età di 50 anni e si può partecipare al concorso, consegnando tutti gli elaborati, solo per cinque volte.
Il concorso si svolge a livello nazionale a Roma e si compone di due prove: un esame scritto ed un esame orale.
L'esame scritto si compone di tre prove teoriche-pratiche:
- un atto di ultima volontà (testamento);
- un atto tra vivi (diritto civile);
- un atto tra vivi (diritto commerciale).
L'esame orale è suddiviso in tre prove riguardanti le seguenti materie:
- diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l'ufficio di notaio;
- disposizioni sull'ordinamento del Notariato e degli archivi notarili;
- disposizioni concernenti i tributi sugli affari.
Alla fine del concorso il Ministero della Giustizia stabilisce la graduatoria dei vincitori e decide in base a essa la sede presso la quale il notaio è tenuto ad avviare uno studio entro tre mesi.
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