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Famiglini (pli): "il caso atlantica è meno incomprensibile di quanto sembri"

La città rischia di subire un danno economico e di immagine rilevante qualora l'apertura di Atlantica dovesse subire ritardi o se addirittura il parco non dovesse neppure entrare in funzione nel corso della stagione turistica.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Sembra passato ormai un secolo da quando la delegazione del Pdl di
Cesenatico, all'epoca all'opposizione e capitanata dall'attuale sindaco
Roberto Buda, usava recarsi in pellegrinaggio da Andrea Battistini per
portare la propria solidarietà in merito alle controversie in atto tra il
Comune e il gestore di Atlantica-Bingo sulla vicenda "Città delle Colonie".
Oggi le logiche politico-gestionali che la nuova amministrazione, a partire
dal momento nel quale è giunta al potere, sta utilizzando sono ben diverse
da quelle che un tempo sosteneva di voler impiegare con il fine di compiere
un taglio netto con il passato rappresentato dalla vecchia compagine
politica. Da parte nostra non possiamo far altro che compiere delle ipotesi
su quanto stia accadendo attorno alla vicenda che vede coinvolta l'area di
Atlantica, tuttavia la questione, contrariamente a quanto sostenuto da
altri, ci sembra tutt'altro che misteriosa. In realtà ciò che appare
evidente è che contestualmente al rinnovo della concessione per la sala
Bingo in favore della vecchia gestione ed in cambio di un canone annuo
relativamente modesto alcuni soggetti politici più o meno interessati
all'aspetto economico della faccenda avevano già subdorato nell'aria che
fossero in atto grandi manovre tenute sotto banco relative alla gestione del
parco di Atlantica. In realtà ciò che è parso subito palese è che mentre
Battistini ambiva a continuare a gestire entrambe le strutture, ovvero
Atlantica e la sala Bingo, la nuova amministrazione aveva la necessità di
venire incontro alle richieste di differenti soggetti politico-economici,
operanti in stretta collaborazione con la Giunta in carica, che reclamavano
a gran voce la propria parte negli affari presenti e futuri relativi
all'area in oggetto a titolo di contropartita per gli accomodamenti offerti
ad una classe dirigente forse ancora non matura per il compito affidatogli
dai cittadini e magari alla ricerca di un "appeasement" politico concertato
con le alte sfere. In tal senso non ci stupiamo di veder tornare agli onori
della cronaca Gesturist che un tempo gestiva i lucrosi servizi comunali e
che ora si accinge ad entrare nel business del parco di Atlantica assieme ad
Euro Camp. Lasciamo al cittadino proseguire all'interno dei meandri delle
possibili deduzioni, tuttavia se ancora non è del tutto chiaro chi ci abbia
guadagnato in questa vicenda è sicuramente evidente che la città rischia di
subire un danno economico e di immagine rilevante qualora l'apertura di
Atlantica dovesse subire ritardi o se addirittura il parco non dovesse
neppure entrare in funzione nel corso della stagione turistica.

Axel Famiglini, segretario comunale del P.L.I. Cesenatico

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