La via crucis di Giovanni Fabbri in mostra alla chiesa di Sant'Agostino
Sabato 19 marzo, alle 16,30, presso la Chiesa di Sant’Agostino di Cesena (Piazza Aguselli) sarà inaugurata la mostra di pittura dal titolo “Via Crucis” del pittore Giovanni Fabbri, curata da Paolo degli Angeli e patrocinata dalla Diocesi Cesena-Sarsina e dal Comune. Saranno presenti all’inaugurazione il Vescovo della Diocesi Cesena – Sarsina Monsignor Douglas Regattieri, l’Assessore alla Cultura del Comune di Cesena Carlo Verona e il professore Marino Mengozzi.
Giovanni Fabbri, durante la chiusura forzata nella primavera del 2020 dovuta alla pandemia, ha dato vita a un antico progetto rimasto nascosto in un cassetto per più di trent’anni. Sviluppando i minuscoli bozzetti a matita, prodotti dall’amico Giuliano Giuliani per un concorso al quale essi non parteciparono mai, il pittore si misura oggi con la grande dimensione, realizzando un’opera monumentale. Si tratta di quindici dipinti dalla misura inconsueta per il tema trattato, due metri per due metri.
È un lavoro nato senza nessuna committenza, come un voto ispirato, un momento di riflessione, un dono gradito, prodotto nel silenzio del suo studio di Castiglione di Cervia, nel momento più difficile e drammatico dell’epidemia quando in tv scorrevano ininterrottamente le immagini dei convogli militari che trasportavano i caduti di questa terribile nuova guerra. Giovanni Fabbri, con coraggio e determinazione, con la sua “Via Crucis” affronta aspetti dell’arte censurati dalla critica contemporanea. Non rifiuta la storia, interpella il passato, adopera i suoi materiali, utilizza la storia dell’arte come grande riflessione sull’uomo, parla di profonde verità e di nostalgia per la bellezza, di atmosfere sospese, di fatti e racconti da tutti conosciuti ma spesso dimenticati, di aspetti etici e morali, di vicende umane e collettive, della pandemia, di flussi migratori, del sogno, del mistero, degli ultimi, di porte sbarrate e di sradicamenti, ma anche di compostezza, forza, energia e coraggio. Racconta che l’Arte è specchio e nutrimento della coscienza umana ed è importante perché apre la mente e trasmette emozioni.
La mostra potrà essere visitata dal martedì al venerdì dalla ore 16,30 alle 19 e il sabato dalle ore 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 19.
Giovanni Fabbri nasce a Meldola (Forlì) il 2 febbraio 1947, in una famiglia di agricoltori, successivamente trasferitasi a Castiglione di Cervia. Nel 1960 intraprende un percorso musicale, studiando clarinetto e sax tenore e fa parte di gruppi orchestrali. Nel 1992 si diploma a pieni voti all’Accademia di Belle Arti di Ravenna formandosi ai corsi di pittura e figura dal vero condotti da Umberto Folli e Vittorio D’Augusta e segue i corsi di Storia dell’Arte di Claudio Spadoni. Da allora ha sempre continuato a dipingere con passione e a lavorare la sua terra. Inizia un rapporto con Achille Perilli e Piero Dorazio che porta alla conoscenza di Carla Accardi. Nel 1993 soggiorna a Londra su invito di Piero Dorazio. Nel 1994 personale a cura di Sabina Ghinassi, alla galleria Free Time Club di Cesena. Ars Libera, a Monte Gridolfo (Rimini), laboratorio artistico tra Italia e Croazia, a cura di Guido Quen del museo di Zagabria. Partecipa al Flagge Zeigen presso lo Stadt-und Fachwerkmuseum “Alte Universitat” di Eppingen (Germania). Nel 1999 Natura morta con frutta, al Museo Parmeggiani di Cento (Ferrara), curata da Alfonso Panzetta. Nel 2000 personale Trascendenza e terra, all’Istituto di Cultura Casa Giorgio Cini di Ferrara, a cura di Franco Patruno. Nel 2001 affresca la cappella di San Giovanni Calabria, in San Zeno in Monte (Verona). Personale a cura di Enzo Giorgetti, al Chiostro della chiesa di San Francesco a Loro Piceno (Macerata), testo di Achille Perilli. Pittura in Romagna. Aspetti e Figure del Novecento, a cura di Claudio Spadoni, Palazzo del Ridotto di Cesena. 2003, collettiva Deagu. Milan Fine Arts Exhibition 2003, Corea del Sud, Galleria Tamatete di Roma. Campanotto Editore (Udine) pubblica un suo libro autobiografico: Come una favola. Il non finito. Nel 2004 antologica Figure e Paesaggi, a cura di Sabina Ghinassi, Palazzo del Ridotto di Cesena. Collettiva Deagu. Milan Fine Arts Exhibition 2004, Corea del Sud, Galleria Tamatete di Roma. 2005, personale Dalla terra alla terra, a cura di Laura Gavioli, a Ca’ Cornera Porto Viro (Rovigo). Nel 2006 Generazione anni quaranta, a cura di Giorgio Di Genova, Museo Magi, Pieve di Cento (Bologna). Nel 2009 “Quinta Triennale d’Arte Sacra Contemporanea” di Lecce, a cura di Toti Carpentieri, Seminario Arcivescovile di Lecce. 2010 personale al Salone del Mobile di Milano e Cersaie di Bologna, a cura di Marisa Zattini. Personale a cura di Giorgio Celli, Ca’ la Ghironda di Zola Predosa (Bologna). Nel 2013 personale Visioni della Memoria, a cura di Vittorio Spampinato, Museo Ca’ la Ghironda. Artisti per Malatesta Novello Signore di Cesena, a cura di Paolo Degli Angeli, Nuova Malatestiana, Cesena. Nel 2014 partecipa a 3. Fachsenfelder Kunstsalon 2014, Disegno Barocco e contemporaneo, Aalen, (Germania). 2015, Natura e figura, il Castello, Aalen, (Germania). 2016, Arte Sacra nella contemporanietà, a cura di Francesco Martani, San Benedetto Po (Mantona). 2017 Pittura e Mosaico a Confronto, a cura di Massimo Pulini, museo di Rimini. 2019, Visionari e apocalittici di ordinaria follia, a cura di Claudio Spadoni, Magazzeno del sale, Cervia (Ravenna). 2022, Itinerari dell’esilio sui passi di Dante, a cura di Paolo Trioschi, Magazzeno del sale, Cervia (Ravenna). Via Crucis – Giovanni Fabbri, a cura di Paolo Degli Angeli, chiesa di Sant’Agostino, Cesena.
Giovanni Fabbri vive e lavora a Castiglione di Cervia.