"Via Crucis, breccia nel mistero", a Palazzo Ghini una mostra su Agostino Venanzio Reali
Venerdì 17 marzo alle ore 17.00, presso la Galleria d'arte di Palazzo Ghini verrà inaugurata la mostra "Via Crucis, breccia nel mistero" dedicata ad Agostino Venanzio Reali, "dipintore di preghiere" (Giovanni Pozzi), religioso, poeta e artista. Una mostra, visitabile fino al 22 aprile, voluta dal direttore della Galleria d’arte di Palazzo Ghini, Monsignor Ernesto Giorgi, e da Padre Prospero Rivi, responsabile dei Beni Culturali dei Frati Cappuccini dell’Emilia-Romagna. Interverrà Anna Maria Tamburini, alla presenza di S.E. Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena - Sarsina.
Agostino Reali (1931, Montetiffi -1994, Bologna), entrato giovanissimo nel Convento dei Frati Cappuccini di Imola e ammesso al noviziato di Cesena con il nome di fra’ Venanzio, fu per sei anni Ministro provinciale dei Cappuccini bolognesi-romagnoli (1981-1987), ma fuori dall’ufficialità si dedicò anche alla poesia e all’arte. Dal 1961 appaiono le prime liriche su riviste di rilievo nazionale e negli anni Settanta una decina di suoi componimenti sono tradotti negli Stati Uniti; del 1983 è la trasposizione poetica dall’originale ebraico del Cantico dei Cantici, considerata sua opera prima. Quanto alle arti figurative, partecipa a varie esposizioni, tra le quali la VI Biennale d’arte sacra contemporanea a Bologna, nel 1964. In occasione del primo anniversario della morte viene organizzata una sua personale a Bologna, documentata attraverso un primo catalogo, Nóstoi: il sentiero dei ritorni. Da allora Agostino Venanzio Reali ha conosciuto una fama crescente. Giovanni Pozzi ebbe a dire che in lui "non solo l’esegeta e il poeta, ma anche il poeta e il cappuccino hanno trovato un anomalo accordo".