Tornano le conferenze pubbliche della Scuola Cònia diretta da Claudia Castellucci: tutti gli appuntamenti
Decine di giovani, non solo italiani, interessati alla tecnica della rappresentazione convergono ogni anno a Cesena in luglio per seguire le lezioni della Scuola Cònia, il Corso triennale estivo di Tecnica della rappresentazione ideato e diretto da Claudia Castellucci. A tenere le lezioni sono insegnanti di rango universitario, chiamati dalla drammaturga, coreografa e didatta di Societas che nel 2014 ha ideato questa fertile e intensa esperienza.
Il Corso raccoglie discipline di studio che possono interessare chi affronti, con qualsiasi mezzo, il problema teorico e tecnico della rappresentazione del mondo. Sue caratteristiche di conduzione sono l’atteggiamento critico, l’esercizio pratico, la disposizione ritmica, la cura terminologica. Vi partecipano anche quest’anno circa ottanta giovani, (di cui una parte provenienti da diverse Università italiane e straniere. Suddiviso in tre classi progressive, articolato in diversi spazi della città di Cesena, il percorso didattico di Cònia si completa con un esame pratico in forma di allestimento scenico o installativo. Fulcro di Cònia è il Chiostro di San Domenico, dove si tengono le Lezioni, le Conferenze pubbliche e una parte degli esami – ovvero gli allestimenti degli studenti giunti al compimento del triennio – i quali coinvolgono anche gli spazi del Teatro Comandini e della Chiesa di Santo Spirito.
Fin dalla sua fondazione, Cònia – che ha contato complessivamente la partecipazione di circa 350 studenti – ogni anno propone, nel corso delle sue fitte giornate, alcune Conferenze pubbliche. Anche quest’anno le Conferenze – che sono solo una parte dell’intensa attività didattica della Scuola – si annunciano prestigiose e dense, a partire da quella di Andrea Cavalletti (docente di Storia della filosofia Medievale, Università di Verona), intitolata Dalla vita socialis al popolo, che si terrà giovedì 14 luglio alle 16.00, incentrata sui concetti di popolo e di comunità a partire dalla “più ambigua e insieme rigorosa” definizione che ne ha dato Martin Heidegger nell’epoca trionfale dei totalitarismi. La conferenza fa riferimento alla fonte ispiratrice dello stesso Heidegger, ovvero il decimo libro delle Confessioni di Sant’Agostino, visto attraverso il saggio dell’allieva del filosofo, Hannah Harendt. Quest’ultimo testo – afferma lo studioso – “ci aiuterà a cogliere l’urgenza e la risonanza politica della prima filosofia cristiana, per liberare il nostro sguardo dalle mitologie perniciose del popolo, della generazione, del destino comune”.
Il secondo appuntamento sarà con Luigi Monteanni (musicista e ricercatore di antropologia), lunedì 18 luglio alle 16.30, dal titolo Il suono di un suono. Elementi per forme di ascolto radicale, sull’intreccio di aspetti fisici, interpretativi, culturali e anche esistenziali che determinano la nostra percezione di suoni, rumori e musica. “Una banale vibrazione e compressione dell’aria, a certe condizioni – afferma il musicista – genera esperienze metafisiche e del sacro, rabbia e amore. Che suono fa quindi un suono? O meglio, cosa dovremmo sentire esattamente in un suono?”. Partendo da un famoso indovinello zen sul suono di una mano sola, attraverso diverse sezioni e casi di studio, si offriranno elementi per poter rispondere a questa domanda e approfondire pratiche di ascolto radicale.
Terza e ultima Conferenza pubblica sarà quella di Gaetano Lettieri (docente di Storia del cristianesimo e delle chiese, Università La Sapienza, Roma), in programma mercoledì 20 luglio alle 16.00, dal titolo Il Frutto nascosto. Il dis/ordine mistico nello gnosticismo valentiniano. Un excursus nello gnosticismo antico a partire dall’Epistola a Flora, del martire Tolomeo, primo trattato di ermeneutica biblica, dove l’ordine della creazione è descritto come minato dell’errore e dal male. “Soltanto il rivelatore Gesù (‘il Frutto nascosto’) è in grado di decifrare la figura enigmatica del mondo – afferma Lettieri – di dis/ordinarlo, di conoscerlo come traccia imperfetta di una liturgia segreta e del tutto trascendente, mistica pienezza amorosa nella quale contraddizioni, violenze, traumi mondani trovano senso, armonia, intelligenza estatica”.
Le tre Conferenze avranno luogo presso il Chiostro di San Domenico a Cesena (ingresso da Piazza San Domenico 34). Grazie al sostegno del Comune di Cesena, della Regione Emilia-Romagna e del MIC – e un contributo di Romagna iniziative – l’ingresso alle Conferenze pubbliche è gratuito. Organizzazione e informazioni, Camilla Rizzi: tel. 0547 25566 - 331 1206028, atti@societas.es, societas.es, facebook: @SocietasTeatroComandini