Torna la collaborazione tra Museo Renzi e Liceo Serpieri con una mostra su Anita Garibaldi
Il Museo Renzi di Borghi riparte finalmente con le sue attività in presenza dopo l’interruzione forzata del 2020 dovuta alla pandemia, nel corso della quale sono stati tuttavia numerosi gli eventi su piattaforma e in streaming. Prosegue così la collaborazione con il Liceo Scientifico “Serpieri” di Rimini e, dopo le apprezzate mostre “San Giovanni in Galilea in Mostra” (2017), “Da Palladio al Palladianesimo” (2018) e “L’antica Pieve della Natività di Pietra dell’Uso” (2019) con le relative pubblicazioni, ecco la nuova mostra che verrà inaugurata il 12 giugno, Anita Garibaldi e la Romagna, tra arte, storia e territorio, che fa parte del progetto ambizioso e di ampio respiro “Due mondi e una rosa per Anita”, punto di riferimento del Bicentenario di Anita Garibaldi nel mondo.
I sindaci di Sogliano al Rubicone, Quintino Sabattini, e di Borghi ,Silverio Zabberoni, ne sono i promotori: «Questo progetto rappresenta il modo più diretto per poter divulgare efficacemente la cultura, la lingua e la storia italiana all’estero, tenuto conto altresì del fatto che esso ci lega ad altri Stati dove si è diffusa la rosa, in particolare a Santa Catarina grazie al Direttore dell'Instituto Cultural “Anita Garibaldi” Adilcio Cadorin. Il progetto è patrocinato anche dai nostri Ministeri, dalla Regione, dalla Repubblica di San Marino con i Segretari della Cultura e del Turismo e dallo Stato brasiliano di Santa Catarina con il governatore Carlos Moises da Silva e il Comune di Laguna col Sindaco Samir Ahmad. Nel contempo va sempre più consolidandosi la collaborazione tra i Comuni di Sogliano al Rubicone e Borghi, che in questi ultimi anni hanno sostenuto progetti di risonanza non solo locale, bensì nazionale e internazionale, in particolar modo, puntando al massimo grado sui valori incarnati dal mondo della scuola».
«Nonostante le note difficoltà e i limiti imposti all’attività didattica a causa della situazione pandemica – precisa il Dirigente scolastico del Liceo Francesco Tafuro – le classi 3aX-4aX-5aX dell’indirizzo Arti figurative Scultura, la classe 3aR dell’indirizzo Architettura e Ambiente e le classi 1aR-2aR si sono rimboccate le maniche e, tornate finalmente in presenza dopo la metà di aprile, sono riuscite a lavorare con passione e impegno alla realizzazione di opere di pittura, scultura, moda e plastici del territorio sotto la guida esperta e attenta del prof. Stefano Broccoli e di tanti altri nostri docenti. Si tratta di un'opportunità per il nostro Liceo, che ha svolto un proficuo lavoro collettivo, offrendo un contributo importante al Bicentenario dell'eroina e al progetto “Due mondi e una rosa per Anita”, vasto e multiforme, che ha come obiettivo prioritario lo sviluppo di rapporti e scambi internazionali in progress».
«Uno dei fondamentali compiti della Scuola – ricorda il Presidente del Museo Renzi Giuseppe Anelli – consiste nell’educare i giovani alla conoscenza e al rispetto del proprio territorio, alla sua cultura e al valore che in questo senso assume la produzione storico-artistica a esso legata. La tutela dei beni comuni, della memoria collettiva e di ciò che ci è stato trasmesso dal nostro passato sono valori che vanno insegnati e custoditi per essere trasmessi e la collaborazione tra scuola e museo non può che favorire il perseguimento di questi mirabili intenti».
Il Direttore del Museo Renzi Andrea Antonioli, parla infine delle finalità didattiche di questo evento che ha coinvolto istituzioni politiche e culturali di ben quattro Stati: «Siamo convinti che il progetto della rosa abbia tra i suoi meriti, quello di avvicinare le giovani generazioni al mondo istituzionale e a comprendere le prerogative della Patria e dei valori civici, tramite le virtù incarnate dall’eroina e attraverso un percorso storico, culturale e artistico. Il progetto ha infatti l’eccezionale prerogativa di promuovere tra i giovani e la popolazione l’importanza di una società aperta e la promozione di obiettivi fondamentali proiettati verso il futuro, in particolare sui temi della transizione digitale ed ecologica, della solidarietà tra popoli e della lotta alle disuguaglianze. Ciò favorisce lo scambio di esperienze nel campo dell’innovazione di politiche territoriali conseguenti all’emergenza legata all’epidemia da Covid-19 che le comunità locali a livello globale stanno affrontando».