Il "Volpone" riaccende le luci sul Plautus Festival
Il "Volpone" riaccende le luci sul Plautus Festival. Domenica Corrado Tedeschi sarà protagonista del classico moderno di Ben Jonson, per la regia di Cristiano Roccamo. Anche Ben Jonson, come Shakespeare, nella scrittura delle sue commedie impiega la struttura dell'intreccio plautino degli equivoci e dei vizi della società del tempo. A Venezia Volpone, invia il suo servo Mosca dai suoi futuri eredi facendo loro credere di essere moribondo. Voltore, Corbaccio e Corvino coprono Volpone di regali per la pronta guarigione incrementando a loro insaputa il patrimonio dell'uomo. Gli uomini ovviamente sono interessati solo alla possibile eredità di Volpone.
Travestitosi da mercante assieme a Mosca e spacciandosi per venditore di unguenti, Volpone vede Celia, moglie di Corvino, affacciata in finestra attirata dai richiami del sedicente mercante: Volpone ne rimane subito colpito. Mosca, smessi i panni del mercante, convince Corvino a far vedere Celia a Volpone, dichiarando che la compagnia della donna sarebbe di sicuro giovamento al moribondo: la richiesta si fa ancor più disdicevole quando Mosca suggerisce a Corvino di far giacere la donna con Volpone, convincendolo del fatto che l'azione avrebbe fatto meritare a Corvino l'eterna gratitudine di Volpone e la ricca eredità. Nel frattempo Bonario viene a scoprire che Volpone erediterà i beni del vecchio padre Corbaccio. Il gesto del vecchio è dettato dal finto slancio di fedeltà ed onestà al nobile veneziano. Bonario sorprende Volpone nel tentativo di violentare Celia e salva la ragazza. Denuncia quanto successo al Senato veneziano. Infine Volpone viene arrestato e condannato alla confisca totale dei beni. Anche per gli altri personaggi, però, il tribunale decide una punizione: mentre Mosca finirà in carcere con l’ergastolo da scontare, Corbaccio sarà confinato in monastero Voltor esiliato e Corvino messo alla gogna.
NOTE DI REGIA
L’opera di Ben Jonson si presta perfettamente per realizzare uno spettacolo multidisciplinare. Restando un punto fermo della storia del teatro elisabettiano non manca però di regalarci la possibilità di lavorare con le maschere della Commedia dell’Arte. Ci mette di fronte alla necessità di creare musiche e canzoni originali. Ed anche qui ritroviamo quei tipi fissi che si intrecciano, si sfidano, tanto cari al teatro di Plauto, che fanno de "Il Volpone" uno dei testi teatrali più interessanti che si possano allestire. Il nostro Volpone è un insieme di quello che lo stesso Ben Jonson ha scritto. Partendo dalla cultura classica greco-latina e confinando la Commedia dell’Arte in piccoli momenti, rallegrando il pubblico con canzoni e musiche, raccontiamo una storia che vive grazie all’avidità ed alla menzogna.