Franco Branciaroli al Teatro Bonci è Enrico IV di Pirandello
Dopo i recenti successi di Servo di scena, Il Teatrante e Don Chisciotte Franco Branciaroli continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro, in bilico fra realtà e finzione, firmando una nuova versione del capolavoro pirandelliano Enrico I. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Bonci da giovedì a domenica, per la Stagione Prosa 2014-15. Scritto nel 1921, il dramma è uno studio sul tema della pazzia e sul rapporto, complesso e inestricabile, tra personaggio e uomo.
Enrico IV, del quale magistralmente Pirandello non svela mai il vero nome, è un aristocratico che, circa vent'anni addietro, insieme ad alcuni amici ha inscenato, in tempo di carnevale, una cavalcata in costume in una villa di campagna. Ciascuno rappresentava un personaggio storico, lui era l’imperatore tedesco. Sbalzato a terra dal cavallo (aizzato da uno degli amici, suo rivale in amore) aveva battuto la testa, rimanendo bloccato nella sua identità fittizia. La verità è che da tempo è tornato ad essere lucido ma, quando gli amici decidono di guarirlo rivivendo la vicenda, coglie l’occasione per uccidere il rivale scegliendo per sempre la follia.
La critica ha definito l’interpretazione di Branciaroli irripetibile, superba incarnazione che addirittura trascende il testo. Su una scena che riproduce il fantomatico mondo in cui vive il personaggio di Enrico, vero arsenale delle apparizioni popolato da teste di cavallo, stendardi e costumi d’epoca, l’attore protagonista (anche regista) proietta una figura dai bagliori sinistri, quasi crudele: il suo sguardo disincantato sulle persone e sulle cose genera la consapevolezza che della realtà ormai sfugge il senso e l’unica possibilità di vita è nella finzione. Vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma del modo di intendere la vita di chi gli sta intorno, Enrico decide, infine, di interpretare il ruolo fisso del pazzo.