"Scrooge - Studio per Discorso Verde": al Teatro Petrella il nuovo spettacolo di Fanny & Alexander
Lo Scrooge del Canto di Natale di Charles Dickens – archetipo di ogni forma di avarizia - e il disneyano Paperon di Paperoni sono la materia letteraria e figurativa da cui prende forma il nuovo spettacolo della compagnia ravennate Fanny & Alexander Scrooge - Studio per Discorso Verde, con cui venerdì (ore 21) si apre la sezione Teatro e Danza del cartellone 2015-16 del Teatro Petrella di Longiano. Entra dunque nel vivo la programmazione teatrale proposta anche quest’anno da Cronopios.
In scena, nelle vesti di un diabolico showman, l’attore Marco Cavalcoli, cui si accompagna la voce di Chiara Lagani ad eseguire una partitura di voci – quelle di Qui, Quo e Qua, quelle di un figlio nipote Fred/Edoardo/Paperino, quella di un mancato amore Isabel/Ruby/Paperina. Chiara Lagani firma anche drammaturgia e costumi di Scrooge mentre la regia è affidata a Luigi De Angelis.
Il risultato è un lavoro che con la forza dell’arte avvia un proprio discorso su capitalismo e crisi globale. Lo spettacolo ha debuttato la scorsa estate al Festival Drodesera e arriva al Petrella dopo la presentazione al Festival Teatri di Vetro di Roma. Al termine dello spettacolo, venerdì 27 novembre, è in programma al Petrella un incontro con la compagnia coordinato da Laura Gemini.
La trama - Un performer assume su di sé la figura di Uncle Scrooge, il papero più ricco del mondo, come modello per costruire un’importante Trattativa. Mette alla prova il suo discorso a partire dal doppiaggio di un cartone animato di Walt Disney in cui questo Scrooge dà ai suoi nipoti una lezione sul Denaro e sulla sua circolazione. La lezione è parlata, danzata, cantata e spettacolarizzata. Ma un’altra storia, quella di Scrooge di Dickens, interferisce a poco a poco con la lezione, interrompendola e, a suo modo, potenziandola. Archetipo incarnato di un rivisitato capitalismo selvaggio, l’animo di uno Scrooge e il cuore di un Artista, il nostro personaggio, raffigura per noi un metaforico e vorticoso salto temporale dal Miracolo economico alla crisi globale