La danza aerea di Pellisari al teatro Bonci con "Paradiso"
Coreografie aeree, ambientazioni oniriche, sul modello del teatro fantastico rinascimentale, e scene mobili ispirate alle invenzioni barocche: sono gli ingredienti dello stile geniale di EMILIANO PELLISARI, coreografo ideatore di “scatole magiche” che hanno letteralmente incantato il pubblico europeo. Al Teatro Bonci di Cesena l’artista presenta, con i danzatori acrobati di NoGravity Dance Company, l’ultima parte della Trilogia dedicata all’opera dantesca, PARADISO (sabato 18 gennaio ore 21, per il cartellone Danza).
Per raccontare la terza cantica della Divina Commedia Pellisari crea dei veri e propri quadri viventi, che rimandano alla storia recente della pittura, con citazioni formali da Klimt, Kandinskj, Mondrian, Dalì, Fontana. Luoghi e personaggi divengono rarefatti, impalpabili, offrendo un codice astratto che forse soltanto la forza concettuale dell’arte contemporanea può rappresentare. La complessità dell’universo poetico si scioglie in un mondo colorato e armonioso: la scena è invasa da enormi sfere in cui appaiono le teste dei danzatori, un angelo con il torace aperto da cassetti partorisce altri esseri celesti, quadrati colorati si trasformano come nel gioco di Tetris, una tela bianca si taglia in tre per generare sculture giganti...
Come accade per gli spiriti che Dante incontra nel Cielo di Giove, i corpi dei danzatori formano lettere dell’alfabeto per comporre versi, mentre si librano nell’aria con palloni trasparenti, ruotando incessantemente attorno ad una sola sfera, simbolo della perfezione. Il tappeto sonoro mixa musica elettronica avantgarde e classica contemporanea, accogliendo le suggestioni dei più famosi compositori moderni: Ligeti, Terry Riley, Alva Noto, Philip Glass, Cage, Nono, Berio, Grossi, Sciarrino, Stockhausen, Schoenberg, Scelsi, Brian Eno, Kraftwerk, Autechre, Steve Reich.
Per la Trilogia (Inferno, Cantica e Paradiso) Emiliano Pellisari ha ricevuto, al Teatro Olimpico di Roma, l’Onorificenza della Società “Dante Alighieri”.