Takoua Ben Mohamed racconta il pregiudizio attraverso il fumetto
Sabato pomeriggio Cesena Comics, in collaborazione con Centro Interculturale Movimenti, GMI – sezione femminile di Cesena e Quartiere Oltresavio, propone un incontro importante.
Appuntamento al Centro Interculturale di via Strinati 59, alle ore 16.30, per ascoltare la storia di una autrice che ha fatto della lotta al pregiudizio il tema centrale della propria attività a fumetti.
Obiettivo è comunicare la volontà del festival e dei suoi sostenitori di creare una città aperta, inclusiva e capace di ascoltare.
“Sotto il velo”, edito da BeccoGiallo, è un racconto a fumetti sull’esperienza quotidiana di una ragazza che ha scelto di indossare l’hijab dall’età di 11 anni e si confronta con pregiudizi propri e altrui.
Una storia di donne, femminismo, arte, ispirazioni e lotte: il fumetto è inevitabilmente autobiografico e racconta le difficoltà ed equivoci che una giovane di seconda generazione, in bilico tra la cultura di origine e l'identità italiana, deve affrontare. Dai problemi più seri, come quelli del lavoro, quando i responsabili del personale delle aziende non danno nemmeno un'occhiata al curriculum e perplessi chiedono: 'ma lei mica vorrà presentarsi in ufficio con quel coso in testa?', alle situazioni più leggere. Nel fumetto, Takoua non nasconde problemi di alcun tipo: se per il suo velo in testa i coetanei italiani la criticano perché si veste come 'nel Medioevo', gli anziani musulmani più conservatori protestano per i suoi jeans attillati, i tacchi, il trucco. 'Tacete tutti maschiacci, io mi vesto come voglio!', urla la protagonista della graphic novel, esasperata dai continui rimbrotti degli uni e degli altri.
Takoua Ben Mohamed nasce nel 1981 a Douz, nel sud della Tunisia. L’infanzia è caratterizzata dalla difficile situazione nel paese governato da Zine El-Abidine Ben Ali, che costringe alla fuga suo padre, intellettuale e oppositore del regime. All’età di nove anni anche il resto della famiglia lo segue e così padre e figlia possono ricongiungersi in Italia, dove Takoua si stabilisce e vive ancora oggi. La passione per il disegno e l’animazione la spingono verso il graphic journalism, e la portano a realizzare storie su tematiche sociali, che favoriscano il dialogo interculturale e interreligioso. All’età di 14 anni avvia il Progetto Intercultura, che oggi porta avanti anche attraverso Internet, con un blog e una pagina Facebook. La sua attività la porta a ricevere numerosi premi, come il riconoscimento giornalistico Premio Prato Città Aperta e il Moneygram Award 2016.