"Se questo è un uomo" di Valter Malosti, dall’opera di Primo Levi, arriva a Cesena
Dopo essere stato applaudito nelle maggiori città italiane nel 2019, Se questo è un uomo, lo spettacolo di Valter Malosti dall’opera di Primo Levi prodotto da ERT/Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Roma – Teatro Nazionale ha ripreso la tournée dal Teatro Storchi di Modena ed è atteso al Teatro Bonci di Cesena dal 18 al 21 novembre (giovedì, venerdì e sabato alle ore 21.00, domenica alle ore 15.30).
La voce di Levi ha fatto parlare Auschwitz in tutto il mondo: da oltre settant’anni racconta ai lettori di ogni età la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato».
Nel 2019, in occasione del centenario della nascita dello scrittore, Valter Malosti porta in scena per la prima volta direttamente il romanzo, senza alcuna mediazione: parole che nella loro nudità sanno restituire la babele del campo, i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte. «Volevo creare un’opera che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra» dichiara il regista. «Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratti dall’opera poetica di Levi detti o cantati, e l’idea di utilizzo dello spazio. Insomma una sorta di installazione d’arte visiva più che una classica messa in scena teatrale».
Dalla volontà di ERT / Teatro Nazionale e del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di tenere vivo il dialogo su questa opera – un libro entrato di diritto nei classici della letteratura e allo stesso tempo una importante testimonianza di un passaggio cruciale della storia del ‘900 – nell’arco della tournée dello spettacolo nasce un ciclo di incontri, pensati non solo per il pubblico adulto ma anche per gli studenti. Un’occasione per conoscere, ricordare, richiamare un passato che ci riguarda tutti e per mettere alla prova le nostre interpretazioni del presente.
Gli incontri si svolgono nei teatri e nelle scuole delle città toccate dalla tournée - Cesena, Bologna, Cagliari, Ancona, Bari, Lugano, Pisa, Perugia, Ferrara, Ravenna, Bolzano, Pistoia e Genova - con Carlo Boccadoro, Edith Bruck (in video), Massimo Bucciantini, Alberto Cavaglion, Fausto Ciuffi, Walter Falgio, Alberto Gagliardo, Wlodek Goldkorn, Fabio Levi, Valter Malosti, Martina Mengoni, Massimo Raffaeli, Carlo Enrico Roggia e Domenico Scarpa.
«L’opera torna finalmente nei teatri – commenta Fabio Levi, presidente del Centro Internazionale di Studi Primo Levi – andando incontro ai suoi numerosi pubblici. In primo luogo ai ragazzi più giovani, che potranno scoprire nelle parole di Levi le ricchezze della storia e i suoi abissi insondabili, il gusto delle verità che ci interrogano, nella concretezza dei fatti, su cosa sia bene e cosa sia male. E rivolgendosi poi a chi, meno giovane, già porta con sé le pagine di Levi nel proprio bagaglio culturale ma potrà sperimentare ad una nuova rilettura, in condizioni o in età diverse, il sapore di una piacevole riscoperta».
Molteplici sono le voci dello spettacolo: la principale è quella del testimone-protagonista, ma al suo interno è racchiusa una moltitudine di registri, espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero, che nel loro divenire sono la vera azione del testo. Riflessioni, guizzi, rilanci filosofici e psicologici, flash-back e flash-forward, “a parte” cognitivi.
«Quali sono le strade che Valter Malosti e io abbiamo seguito per renderne accessibili in circa due ore le parti essenziali? – scrive lo studioso Domenico Scarpa, consulente letterario-editoriale del Centro Primo Levi che assieme al regista attore ha curato la condensazione scenica del testo – In che modo abbiamo lavorato sulla voce, anzi, al plurale sulle voci di Primo Levi? Le testimonianze d’autore e le ricerche degli studiosi hanno mostrato che Levi giunge a intonare quella pluralità facendo ricordo a molte voci del passato: la sua memoria estetica e affettiva rielabora quelle di scrittori, di scienziati, di testi sacri. La voce ascoltata con maggiore costanza è quella di Dante». «Questo nostro lavoro nasce dalla convinzione che il primo libro di Primo Levi sia un’opera acustica».
Con la scenografa Margherita Palli, il regista ha immaginato un cortocircuito visivo tra la memoria del lager e le «nostre tiepide case».
Il progetto sonoro, curato da Gup Alcaro, è fondamentale nella riscrittura scenica. A fare da contrappunto di pura e perfetta forma, i tre madrigali originali creati da Carlo Boccadoro a partire dalle poesie che Levi scrive nel 1945-46, immediatamente dopo il ritorno dal campo di annientamento.
Compongono la drammaturgia visiva anche il disegno luminoso di Cesare Accetta e i contributi video di Luca Brinchi e Daniele Spanò.
INCONTRI
L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena incontra il Teatro con il primo appuntamento pubblico rivolto agli studenti che frequentano i licei Classico, Scientifico e Linguistico di Cesena. Nello specifico, la programmazione 2021-2022 di ERT / Teatro Nazionale, in scena al teatro cittadino “A. Bonci”, sarà impreziosita da un’occasione di studio, analisi storica e approfondimento a cura dell’Istituto intorno allo spettacolo “Se questo è un uomo” di e con Valter Malosti, dal libro di Primo Levi. "Chi è Primo Levi e in che modo la sua vicenda personale ha condizionato l’evolversi della storia del nostro Paese, e non solo?"
Venerdì 19 novembre alle 18,30 nel foyer del teatro si terrà un incontro pubblico con Valter Malosti (regista e attore dello spettacolo e Direttore ERT / Teatro Nazionale), Fausto Ciuffi (Direttore Fondazione Villa Emma – Ragazzi Ebrei Salvati) e Alberto Gagliardo (Istituto Storico di Forlì-Cesena), in occasione dello spettacolo Se questo è un uomo, in scena da giovedì 18 a domenica 21 novembre. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Forlì-Cesena, Centro Internazionale di Studi Primo Levi, Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, è parte del ciclo di incontri realizzato da ERT/ Teatro Nazionale con il Centro Internazionale di Studio Primo Levi, che accompagna la tournée dello spettacolo. Se questo è un uomo è un libro entrato di diritto nei classici della letteratura e allo stesso tempo una importante testimonianza di un passaggio cruciale della storia del ‘900.
Dalla volontà di ERT / Teatro Nazionale e del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di tenere vivo il dialogo su questa opera, nasce un ciclo di incontri in collaborazione anche con le istituzioni del territorio, pensati non solo per il pubblico adulto ma anche per gli studenti. Un’occasione per conoscere, ricordare, richiamare un passato che riguarda tutti e per mettere alla prova le nostre interpretazioni del presente.
Il Teatro “A. Bonci” di Cesena accoglie questa conversazione: una riflessione sulle vicende raccontate nel romanzo e il percorso che dalle sue pagine ha portato allo spettacolo si affiancheranno al racconto dell’esperienza di Corrado Saralvo, sopravvissuto alla shoah nato a Cesena, autore di Più morti più spazio (ristampato da Ponte Vecchio nel 2009). Nella mattinata di sabato 20 novembre, dalle 11 alle 13, nell'Aula Magna del Liceo Scientifico “Righi” Valter Malosti e il professore Alberto Gagliardo dell’Istituto storico incontreranno 4 classi del biennio, che saranno in presenza, e altre 9 classi del triennio che parteciperanno alla lezione collegandosi tramite apposita piattaforma. Gli studenti dei licei cittadini inoltre torneranno a parlare di storia e memoria, tra letteratura e teatro, in altre occasioni, a partire dal prossimo anno. Questa lezione aperta incentrata sull’opera di Levi infatti rappresenta la prima tappa di un sodalizio, quello stretto tra l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena ed ERT, pensato proprio per permettere agli studenti di conoscere la storia di relazionarsi ad essa tramite il teatro.
Valter Malosti
Regista, attore e artista visivo, Malosti conduce un lavoro che guarda alla trasversalità delle arti, sospeso tra tradizione e ricerca. I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi premi dalla critica italiana e straniera. Ricordiamo, tra gli altri, il recente premio internazionale Flaiano (2017) per la regia di Venere in pelliccia di David Ives, il premio Ubu per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Inverno di Jon Fosse ha vinto il premio Ubu come miglior testo straniero messo in scena in Italia. Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore ha lavorato per quasi dieci anni con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron), per la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda, prodotto in collaborazione tra Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale. Tra gli ultimi progetti ideati da Malosti occupa un posto di rilievo «Me, mi conoscete». Primo Levi a teatro, che includeva la creazione de Se questo è un uomo (nomination ai Premi Ubu 2019 per la regia e il progetto sonoro e finalista nella categoria Miglior interprete di monologo alle Maschere del Teatro Italiano 2021). Dal 2010 al 2017 ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino. È stato anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso per quasi trent’anni. Dal 2018 al 2021 ha diretto TPE - Teatro Piemonte Europa di Torino.A maggio 2021 è stato nominato direttore di ERT / Teatro Nazionale.
Audiodescrizione Teatro No Limits
La replica di domenica 21 novembre sarà audio descritta: l’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto del Centro Diego Fabbri di Forlì “Teatro No Limits”, che consente alle persone con disabilità visiva di partecipare agli spettacoli potendo apprezzare a pieno tutti gli aspetti della messa in scena. Informazioni e prenotazioni: Centro Diego Fabbri di Forlì info@centrodiegofabbri.it – tel. 0543 30244
Informazioni
Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena
Biglietteria da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 14.00; nei giorni di rappresentazione aperta anche dalle ore 17.00 alle 19.00, poi dalle ore 20.00 fino ad inizio spettacolo. Le domeniche di rappresentazione diurna aperta dalle ore 14.30.
info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it
Biglietti da 26 a 8 euro.
Dal 6 agosto, in base all’art. 3 DL n.105 23/07/2021, per accedere ai luoghi di spettacolo, oltre all’obbligo di indossare la mascherina, è necessario avere il Green Pass. All’ingresso il personale di sala incaricato chiederà di mostrare il QR code digitale o cartaceo. Per i minori di 12 anni non è previsto l’obbligo del Green Pass.