Scipione Sacco: un libro e una mostra per omaggiare l'allievo di Raffaello
Raggiunge il suo culmine il 12 dicembre, tramite una diretta on line in programma alle 16, il progetto dedicato a Scipione Sacco (1495-1558) “alumno primario” di Raffaello con la presentazione di un volume e la mostra virtuale dedicata al pittore d’origine soglianese e cesenate d’adozione.
L’iniziativa si inquadra in un più ampio progetto, coordinato dal Museo e Biblioteca Renzi di San Giovanni in Galilea e promosso dalle Amministrazioni Comunali di Sogliano al Rubicone, Borghi e Longiano, volto a far luce sulla personalità e l’attività di un pittore certamente talentuoso, anche se purtroppo fin qui assai poco indagato e valorizzato.
"Non è stato semplice delineare la figura di uomo e di artista di Scipione – afferma il Direttore del Museo e della Biblioteca Renzi Andrea Antonioli – proprio a causa delle travagliate vicende che ne hanno tormentato l’esistenza anche dopo il rientro in Romagna e il suo operare tra Longiano e Cesena come attestano le carte d’archivio rese note tempo addietro dal noto studioso forlivese Carlo Grigioni e le fonti da noi consultate".
Purtroppo, le opere del Sacco che si sono conservate non sono molte: su tutte le grandi pale cesenati con il Martirio di San Pietro Martire nella Chiesa di san Domenico, il San Gregorio Magno della Cattedrale e il cosiddetto Cristo di Casa Lancetti oggi conservato nella civica pinacoteca e la Crocefissione, purtroppo mutila, conservata presso il convento francescano di Longiano.
"Dall’indagine – precisa Giovanni Paolo Tesei, studioso di Roma che ha effettuato le ricerche negli archivi di Roma e del Vaticano e curatore del progetto con Antonioli – sono tuttavia emerse numerose opere eseguite per diversi edifici di Cesena e che risultano purtroppo perdute; sono poi da considerare quelle che in passato sono state assegnate al suo pennello e altre a lui di recente attribuite da alcuni studiosi che seppur saltuariamente del Sacco si sono interessati. Peccato che proprio Cesena, città dove ha operato in maggior parte un importante pittore come Scipione, sia mancata in questa nostra non facile impresa che invece ha coinvolto tanti enti e istituzioni regionali e nazionali: oltre ai Comuni di Sogliano, Longiano e Borghi, il Ministero della Cultura e del turismo, il Pontificio Consiglio della Cultura della Città Vaticano, l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, la Diocesi di Cesena-Sarsina e importanti musei del territorio quali la Fondazione “Tito Balestra”, il Museo d'Arte Sacra di Longiano e il Museo Leonardo e la Romagna di Sogliano".
Di Scipione Sacco si parlerà nell’incontro virtuale condotto da Luca Mandolesi, collaboratore del Museo Renzi, con i curatori del volume e della mostra, Andrea Antonioli e Giovanni Paolo Tesei, e con Fiamma Lenzi ed Elisabetta Landi dell’Istituto regionale per i beni culturali. È prevista una testimonianza dello studioso Orlando Piraccini, al quale si deve la riscoperta del pittore nel lontano 1972. Interverranno alla diretta i sindaci dei tre Comuni promotori, il capofila Quintino Sabattini di Sogliano al Rubicone, Silverio Zabberoni di Borghi ed Ermes Battistini di Longiano. Il volume e la mostra verranno presentati in diretta su piattaforma on line facebook “Noverocche chiama”. La registrazione dell'evento sarà disponibile in differita sui Social (Instagram, Facebook, ecc.), Youtube e sul sito web www.museorenzi.it.