“Scandito ad arte”: alla Fondazione Tito Balestra suggestioni sulla misurazione del tempo
Una mostra collettiva di artisti che intervengono su una 'matrice' comune. La matrice è un orologio, dozzinale per i materiali di cui è costituito e per l'estetica (nato come gadget di una ditta artigianale ai propri clienti). Ciò che ha reso interessante l'operazione collettiva è che ciascun artista ha dato vita a nuovi ed originalissimi oggetti segnatempo, orologi sì, ma anche evidenza formale della filosofia di ciascuno sul concetto di tempo. I materiali e le ispirazioni alla letteratura, a studi storico – scientifici, ecc. sono stati i più vari.
Il risultato è di un Corpus unico pur nelle sue sfaccettature, oggetti per una misurazione originale del tempo, simili (per dimensione e supporto di base) ma diversissimi, corredato da titoli, spiegazioni e ancor più citazioni. Ventiquattro orologi da muro (tutti di cm.25x35), originalmente trasformati, destrutturati, rigenerati da altrettanti artisti per rappresentare la personale suggestione ed interpretazione del concetto di tempo.
La mostra “Scandito ad arte” , che da sabato 18 giugno, con inaugurazione alle 18.30, sarà visitabile fino al 28 agosto alla Ex chiesa madonna di Loreto, è il frutto di due precedenti esposizioni alla Galleria del Carbone a Ferrara nel 2014 con dodici opere e nel 2017 alla Galleria "Mercato Centro Culturale" di Argenta con l'integrazione di altre dodici opere. La mostra presenta ventiquattro orologi sui quali altrettanti artisti, di provenienza e tendenze artistiche diverse, sono intervenuti trasformando dei semplici orologi “industriali" in vere opere d'arte Si è chiesto pertanto ai singoli artisti di mantenere unito il suggestivo nucleo e si è pensato che potessero trovare giusta collocazione nella prestigiosa Rocca Malatestiana di Longiano come parte della raccolta della Fondazione “Tito Balestra”.
Queste le parole del direttore della Fondazione Flaminio Balestra: "In un momento in cui il tempo non sembra avere più valore, condizionati da una quotidianità sempre più stringente, scoprire chi ancor oggi trova spazio per soffermarsi a meditarne la scansione fa sperare. La scansione degli attimi, il ticchettio inesorabile di meccanismi non calibrati, la diversa percezione del fluire della vita ci porta ad essere consapevoli di destini diversi. 24 artisti fissano i loro passi attraverso una mediazione personale con lo strumento della creatività rendendo ai fruitori delle loro opere una definita considerazione di ciò che passa e ciò che resta. È anche per questo motivo che la fondazione Tito Balestra ha accettato di buon grado la proposta degli autori di divenire custode di questa suggestiva opera corale".
In mostra opere di Lidia Bagnoli, Raoul Beltrame, Paola Bonora, Riccardo Bottazzi, Daniela Carletti, Gianni Cestari, Francesco Cornacchia, Domenico Difilippo, Flavia Franceschini, Gianfranco Goberti, Andrea Gualandri, Gianni Guidi, Stefano Masotti, Marco Moschetti, Gian Paolo Roffi, Lorenzo Romani, Giuseppe Tassinari, Ernesto Terlizzi, Giuliano Trombini, Simone Turra, Vito Tumiati, Gianfranco Vanni, Paolo Volta, Sergio Zanni
Info e prenotazioni 0547 665850 e-mail: fondazione@iol.it