Sarsina: da Rimini in esposizione una xilografia raffigurante il volto di Cristo
Dal Museo di Saludecio e del beato Amato (Rimini) arriva a Sarsina un’opera di Mimmo Paladino. Si tratta di un’opera d’arte contemporanea di carattere religioso, una xilografia (cm 50x70) raffigurante il Volto di Cristo. Sarà esposta fino a tutto settembre nel Museo diocesano di arte sacra di Sarsina.
Il disegno, concepito dal celebre autore nel 2010, raffigura la faccia di un uomo nel quale si riconosce il Volto di Cristo. È un’icona contemporanea: un’immagine dirompente che già dal suo titolo, “Rivoluzione”, inchioda il pensiero del visitatore sui grandi drammi del Novecento e sulla quotidianità ed umanità del messaggio cristiano. Il volto di una Persona emerge dall’oscurità del buio attraverso uno spiraglio di luce. Immediatamente ci si accorge dei segni e delle incisioni che calcano la pelle come ferite; il suo sguardo evoca la fissità bizantina e rimanda ad un tempo astratto: il Novecento. Quello sguardo interrogativo evoca le grandi tragedie della storia: l’eccidio armeno, i morti nelle trincee del Carso, le vittime dei lager nazisti e delle foibe, la guerra dei Balcani, il viaggio dei migranti. Quel volto è il Volto di Cristo che, come una Persona sofferente, si rivolge alla vita quotidiana.
La collocazione all’interno del percorso del Museo di Sarsina, in diretto dialogo con lo spazio e l’originaria funzione religiosa delle opere ivi custodite, induce verso ulteriori riflessioni, in particolar modo sull'espressione del tema sacro nell'arte oggi; proprio in coincidenza della festa di san Vicinio (28 agosto) i visitatori del Museo avranno modo di apprezzare ulteriormente il prezioso compendio culturale che, si ricorda, annovera tra le opere più note la quattrocentesca Madonna col Bambino di Monte Sorbo, già attribuita a Bartolomeo di Maestro Gentile da Urbino e che nella prossima edizione del convegno di Studi Romagnoli (Mercato Saraceno, 28 ottobre) sarà oggetto di un’approfondita analisi.
Domenico Paladino, detto Mimmo (Paduli, Benevento, 1948), è tra gli artisti italiani contemporanei più famosi al mondo. Appartenente al movimento Transavanguardia (teorizzato dal critico Achille Bonito Oliva nella Biennale di Venezia del 1980), esprime la sua arte nella pittura, nella scultura e nella grafica. Il suo linguaggio risente particolarmente della Cultura mediterranea ed è fatto da un alfabeto di segni e simboli archetipi che evocano il mito, le civiltà antiche, l’archeologia e il sacro.
Le sue opere, spesso di dimensioni monumentali, inducono il pensiero verso riflessioni profonde; come è avvenuto ad esempio per il Monumento alla Memoria dei Migranti a Lampedusa, dove Paladino ha concepito una grande porta verso l’Africa. Recentemente ha affrontato il tema del sacro con la Via Crucis nella chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno (la chiesa costruita dopo il terremoto del 1997), con il trittico Nel segno della Croce per la chiesa di San Barnaba a Bondo di Trento e per la Cappella Arch and Art di Hans Kollhoff alla Triennale di Milano.
Orario: Sabato, domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.